Madonna Alta, guerra aperta a Perugia

Pd in piazza contro una nuova bretella stradale e cittadini pronti alla raccolta firme ma il progetto non è mai stato presentato

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L.P.

C’è già una raccolta firme e c’è pure la proposta alternativa. A mancare, dunque, è solo il progetto vero e proprio depositato negli uffici comunali.

pd ma

Cittadini al parco di via Diaz

La vicenda del progetto di viabilità di Madonna Alta rischia di diventare un caso ancor prima che ci sia una proposta ufficiale da parte dell’amministrazione. In ballo c’è uno snodo cruciale, quello che va da via Diaz a via Settevalli per poi proseguire verso via Martiri dei Lager, ma anche la qualità della vita di un intero quartiere che, a distanza di pochi anni, è deciso a dare battaglia contro «la follia di trasformare la zona in un’altra arteria ad alta velocità» proprio come quella che incanala verso l’ingresso in superstrada a poche centinaia di metri.

Al parco A supportare i cittadini è già sceso in campo il Pd cittadino che ha organizzato martedì mattina un incontro proprio all’area verde intorno via Diaz. «L’assessore Calabrese e così anche il sindaco Romizi – afferma il consigliere comunale Tommaso Bori – non hanno mai smentito l’ipotesi di realizzare un anello di congiunzione, due strade cuscinetto che incanalino il traffico verso la superstrada». Il progetto ancora non c’è ma i finanziamenti sono già stati messi a disposizione: con i fondi europei per la messa in sicurezza degli incroci, secondo il Pd, c’è una soluzione alternativa alla costruzione di due nuove strade che farebbe sparire, in un colpo solo, un intero parco con annessa area di sgambamento per cani.

area verde via Diaz

L’area in cui sorge un parco e un’area cani

Alternativa «Con quei fondi si potrebbero realizzare tre rotonde – prosegue Bori – sulla scia di quella creata nell’intersezione di via Martiri dei Lager e che, a differenza di quando c’era il semaforo, ha visto diminuire il traffico notevolmente. Una rotonda potrebbe essere posta al posto dell’attuale impianto semaforico tra via Martiri dei Lager e via Settevalli, un’altra tra via Barabba e via della Madonna Alta e, infine, la stessa soluzione potrebbe essere applicata per la messa in sicurezza dell’incrocio tra via Tuzi e via Settevalli». Una soluzione che potrebbe migliorare il traffico veicolare in una zona dove ogni giorno transitano circa 50 mila veicoli privati e mezzi pubblici in direzione della stazione e del centro storico. Ma, soprattutto, una soluzione «che salvaguarda la qualità della vita di un quartiere residenziale come questo».

cittadini ma

Cittadini pronti alla raccolta firme

Raccolta firme Dal Pd dunque ci sarà massima sorveglianza sul progetto e la battaglia sarà portata avanti al fianco dei cittadini che, nel frattempo, si sono già organizzati per far partire una raccolta firme. Accompagnata da una lettera recapitata in comune proprio il 23 febbraio, l’associazione ‘Lillo & Friends’ fa sapere che, proprio come nel 2006, quando era stato avanzato dagli uffici un progetto simile, i residenti di Madonna Alta bocciano tout cour la malaugurata ipotesi di una bretella aggiuntiva. «Una vecchia e vetusta opzione – la definisce Roberto Rosati, presidente dell’associazione – che non solo non riqualifica il nostro già profondamente deluso quartiere, ma aggraverebbe problemi di inquinamento già fuori controllo, taglierebbe una delle poche aree verdi rimaste a Perugia, demolirebbe totalmente l’area cani».

Calabrese

L’assessore Calabrese

La replica «Stupisce la fretta del gruppo consiliare del Pd che, per tramite del consigliere Bori, tratta temi che riguardano un’area complessa e decisiva per la viabilità e mobilità cittadina in assenza di dati e proposte che l’amministrazione comunale sta attualmente approfondendo» è la secca replica dell’assessore Francesco Calabrese alla conferenza stampa indetta dal Pd. Una «vistosa forzatura di eccessiva propaganda – prosegue l’assessore – arrivata persino a prefigurare volontà aggressive per il quartiere di Madonna Alta, per le sue aree verdi e la sua viabilità interna, quando ci poniamo obiettivi esattamente opposti, anche e soprattutto di riqualificazione e rilancio delle qualità ambientali dovute all’area in questione».

L’assessore smorza quindi le polemiche, prendendo tempo per un progetto che è ancora in fase di studio. «Una volta composto il quadro di tutti i dati che servono – ha concluso Calabrese – con le analisi che comportano, mi sono già da tempo impegnato ad organizzare un’assemblea pubblica per confrontare con i cittadini le complessive ipotesi progettuali. Sarà da quella informata e puntuale, perciò effettiva, partecipazione che potranno anche confrontarsi le valutazioni che si vorranno credibilmente esprimere. Se, poi, mi si dice – ha concluso l’assessore Calabrese – dove si può andare a firmare contro interventi aggressivi di aree verdi e dell’area sgambamento cani, contro nuove strade e nuovo traffico dentro il quartiere di Madonna Alta, voglio firmare anch’io e far firmare anche parenti ed amici. Anche se non mi risulta ci sia qualcuno che stia solo valutando nefandezze del genere».

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