Marmore, la Cascata «ora è più attrattiva»

Terni, il vicesindaco Andrea Giuli: «I dati turistici sono incoraggianti, ora nuovi traguardi con il potenziamento dei servizi»

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«La Cascata delle Marmore si conferma il gioiello culturale, turistico e naturalistico del nostro territorio, con numeri e dati alla mano. Ringrazio l’attuale gestore e tutto il personale che ogni giorno si impegna per renderlo un posto ancora più attrattivo e godibile», il vicesindaco e assessore alla cultura e turismo del Comune di Terni Andrea Giuli commenta i dati sull’andamento turistico e illustra nuovi traguardi.

I numeri «Al 31 luglio 2018 i visitatori paganti per visitare la Cascata e il suo parco sono aumentati di 16.444 unità rispetto allo stesso periodo del 2017, per un totale di 170.579 utenti (154.135 il dato 2017). Questi numeri attestano una ripresa significativa delle visite, considerando le condizioni climatiche sfavorevoli di giugno. Per questo mese di agosto sono previsti circa 120 mila visitatori, il Comune e il gestore stanno organizzando l’attività logistica e di accoglienza per raccogliere la sfida».

Servizi aggiuntivi Per evitare il congestionamento degli ingressi, apertura anticipata di mezz’ora dell’area turistica; raddoppio delle biglietterie info Vasi e info Campacci, con inserimento di una cassa aggiuntiva per ogni biglietteria; apertura della biglietteria straordinaria a Ponte Canale per il fine settimana a decorrere dal 4 agosto; potenziamento delle visite guidate in relazione al maggiore numero delle prenotazione che sono pervenute, per rispondere a tutti i target turistici; potenziamento dei presidi all’interno dell’area turistica ed escursionistica; promozione del servizio di trasporto e collegamento aggiuntivo Cascata delle Marmore-Piediluco (navetta che parte ogni ora dalla Cascata delle Marmore nelle domeniche e nei festivi); promozione del servizio di navigazione del lago di Piediluco con vendita diretta del servizio battello dalle biglietterie della Cascata delle Marmore; implementazione delle proiezioni al cinema 6D con apertura anche ai feriali (dal 4 al 26 agosto).

Manutenzione Verranno inoltre, installati nuovi pannelli informativi con sistema di informazione turistica, basata con tecnologia Qrcode in italiano e in inglese, collegati ad una campagna di informazione a videoguide animate sui temi della storia, archeologia industriale, geologia, gran tour, vegetazione, specola, balcone degli innamorati, arte e letteratura; verranno migliorati i sistemi di prenotazione on line e vendita dei biglietti on line per ridurre le code alle biglietterie; incremento delle squadre operative per la raccolta dei rifiuti e per la manutenzione ordinaria del sito; interventi di manutenzione straordinaria dei parcheggi inferiori, del viale di accesso alla biglietteria superiore e al belvedere superiore; utilizzo di parcheggi aggiuntivi mediante l’apertura per la sosta dell’ex campo sportivo di Marmore e utilizzo aree di sosta in località Mazzelvetta.

Convenzioni Sono in corso, poi, accordi per la stipula di convenzioni promozionali previste dal tariffario con diverse associazioni di camperisti, strutture ricettive territoriale e di altre regioni e con la rete ‘Terre e musei’ (14 musei dell’Umbria) per diversificare il target dei visitatori ed incrementare la presenza sul territorio per più giorni; promozione della Cascata attraverso i social media; avvio della promozione con Trenitalia per la visita alla Cascata tramite il treno, a partire dal 13 agosto; messa in esercizio della nuova area camper attrezzata info point; organizzazione dell’attività di promozione attraverso le arti delle tradizioni e dello spettacolo con iniziative che si svolgono ai Campacci e al Sentiero 5 per tutto il mese. Infine, per garantire la sicurezza verranno aumentati i servizi della polizia municipale.

Apertura 24 ore «Per aiutare davvero la Cascata delle Marmore – commentano in una nota i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Luca Simonetti – occorre che la nuova giunta comunale di Terni metta in campo un lavoro straordinario, anzitutto nei confronti della Regione Umbria. Primo punto all’ordine del giorno deve essere l’apertura 24 ore e regolamentata della Cascata stessa, monumento naturalistico che invece, da decenni, è tenuto illegalmente e artificiosamente chiuso, una ‘Cascata a ore’ che sa tanto di paesaggio fasullo, frutto del totale servilismo verso i boss dell’energia idroelettrica, fenomeno che unito a misero provincialismo e crassa ignoranza delle élite produce il nulla che sappiamo». Secondo Liberati e Simonetti «solo con la cancellazione dell’attuale regime di chiusura, si potrà restituire al mondo un’esperienza autentica e, soprattutto, attrarre un flusso di turisti ben superiore all’attuale, come dimostrano esperienze analoghe a livello planetario. Diversamente la Cascata resterà la solita cassaforte per pochissimi che tutti conosciamo; naturalmente pure il prossimo Ferragosto si leveranno proteste perché qualcuno la chiuderà tra le 13 e le 15: si è mai visto altrove chiudere quotidianamente una Cascata, come se ‘andasse a pranzo’ o ‘a dormire’ o ‘in letargo’ d’inverno? Abbiamo protestato mille volte per simili motivi, ma i politici locali non hanno mai fatto nulla di veramente scomodo per cambiare le cose -tipo ribaltare qualche tavolo che conta».

L’area commerciale Da un diverso rapporto con Regione, sottolineano, «e concessionario idroelettrico, quindi con la schiena finalmente diritta, discenderà anche la possibilità di effettuare investimenti veri pro futuro, avviando il recupero delle ingentissime somme, decine e decine di milioni di canoni idroelettrici, finora incassati e trattenuti dalla Regione Umbria, senza che Terni abbia mai chiesto e, quindi, ricevuto nulla, se non l’elemosina di 1,2 milioni di euro lo scorso anno, denari peraltro strettamente condizionati a progettazioni specifiche in tema ambientale. Fondamentale poi, ed entriamo nell’ordinarietà amministrativa, sarebbe eliminare l’orribile stazione di servizio ivi presente, ancorché un esteso degrado visuale purtroppo accompagni il visitatore lungo tutta la Bassa Valnerina ternana». Male non sarebbe, infine, per i pentastellati, «se una palla da demolizione abbattesse rapidamente anche quella sorta di osceno mausoleo che, presso il Belvedere Inferiore, racchiude al suo interno l’area commerciale, complesso stilisticamente antiestetico, con bagni impresentabili e negozi vuoti, mentre le (poche) attività in esercizio, tra qualità e cineserie, combattono con umidità e muffe, sottoposte pure a pesanti canoni da un Comune che finora non li ha mai ascoltati: nella speranza di veder presto demolito il tutto, si potrebbe almeno piazzarci una seconda biglietteria, come già accaduto in passato, soprattutto prevedendo di poter pagare il ticket per le Marmore finalmente anche on line, oltreché con il Pos, come ogni realtà turistica già fa ovunque nel 2018. Infatti, chi volesse visitare la Cascata, scoprirebbe che a Terni si (stra)paga il biglietto in loco e solo in contanti, ammassando i turisti in un edificio anonimo e poco accogliente, con un’arretratezza e un’insensibilità da far invidia a certe realtà malamente amministrate del profondo Sud».

L’Ati 165m Marmore Falls «Come presidente dell’Ati 165m Marmore Falls, attuale gestore dei servizi turistici della Cascata delle Marmore, ho colto con soddisfazione la nota del Comune di Terni che definisce la Cascata più attrattiva con i nuovi servizi», spiega il presidente Stefano Notari. «Appare significativo, infatti che nella sopracitata nota sia stato posta in evidenza la qualità del servizio che viene offerto, ponendo al centro la cultura dell’accoglienza promossa ogni giorno da parte dei nostri lavoratori e soci-lavoratori, in stretta sinergia con coordinatori e responsabili. Con interesse ho colto, altresì, l’accuratezza con cui sono stati valorizzati i tanti servizi che in questi anni le cooperative hanno ideato e che, promossi come sempre in stretta collaborazione con gli uffici comunali, costituiscono non solo uno dei motivi per conoscere al meglio il sito naturalistico, ma un esempio concreto che ha modificato la visita alla Cascata. Il visitatore, infatti, non si limita più alla sola vista della Cascata da piazzale Byron, ma ad una permanenza media di almeno 4 ore, con la possibilità di visitare il parco in autonomia o di usufruire dei servizi aggiuntivi». Notari rinnova però «l’invito a cercare di risolvere al più presto l’annoso problema della mancanza del Pos presso le biglietterie che, a causa delle lentezze provocate dalla burocrazia, rimane una delle pochissime vere criticità. Colgo l’occasione per comunicare che, per il mese di settembre, sono in fase di predisposizione proposte e progetti di notevole spessore culturale sia riguardo ai Plenaristi che sulla ‘Cascata di Leonardo’, finalizzati ad una intensa campagna di promozione per i mesi autunnali».

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