Medicina UniPg, c’è il dipartimento unico

Confluiscono in un’unica struttura i tre dipartimenti di medicina, medicina sperimentale e scienze chirurgiche e biomediche

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Con delibera adottata nella mattina di mercoledì dal consiglio di amministrazione dell’università degli Studi di Perugia, è stato istituito il dipartimento unico di medicina e chirurgia che, a decorrere dall’anno accademico 2020/2021, sostituirà i tre dipartimenti di medicina, di medicina sperimentale e di scienze chirurgiche e biomediche nei quali è attualmente suddivisa l’area medico-chirurgica dell’ateneo.

Cosa cambia

«Si tratta – spiega una nota dell’università di Perugia – di un passaggio estremamente rilevante per la complessiva organizzazione dell’ateneo. Il progetto scientifico e didattico-formativo del nuovo dipartimento è particolarmente ambizioso e denso di obiettivi strategici: da un forte impegno all’internazionalizzazione al progressivo allargamento dell’offerta formativa, fino alla vocazione multidisciplinare. L’ateneo e l’area medico-chirurgica si attendono rilevanti benefici da quest’opera di riorganizzazione: ciò, soprattutto sul piano della capacità attrattiva e della competitività scientifica del nuovo dipartimento. L’intera area medico-chirurgica ha sostenuto con entusiasmo e convinzione questa iniziativa: al nuovo dipartimento afferiranno infatti ben 204 docenti che corrispondono, pressoché, alla totalità dei professori e dei ricercatori attualmente in servizio presso i tre dipartimenti esistenti».

La soddisfazione del rettore

Profonda soddisfazione è stata espressa dal rettore Maurizio Oliviero che, in una nota, osserva che «questa prima importante riforma dell’organizzazione interna dell’università segna l’avvio di un percorso grazie torniamo a proporci come protagonisti della comunità scientifica nazionale e internazionale. La nostra area medico-chirurgica, ora dotata di una struttura dipartimentale all’altezza delle qualità espresse dai nostri studiosi, rappresenterà un punto di riferimento importante sia nella proposta didattica rivolta ai nostri studenti sia nel contributo che saprà offrire alla crescita dei saperi nelle scienze cliniche, precliniche e chirurgiche. L’ateneo rivolge la propria gratitudine ai colleghi dell’area medico-chirurgica che, anche in un momento così delicato – che li vede impegnati, con sacrificio e dedizione, nelle gravi incombenze legate all’emergenza sanitaria in corso – hanno saputo mantenere lo sguardo rivolto al futuro consentendo alla nostra Università di adeguare le proprie strutture alle sfide che richiedono al mondo accademico un impegno sempre crescente per il progresso materiale e intellettuale della nostra società».

«Passo avanti»

Alla voce del rettore si aggiunge anche quella del professor Daniele Porena che, quale suo delegato alle riforme, alla semplificazione e al supporto legale, ha coordinato il complesso iter di realizzazione del progetto approvato dal consiglio di amministrazione. «La realizzazione di un unico grande dipartimento di medicina e chirurgia raccoglie, in primo luogo, il desiderio dei nostri colleghi che molto spesso, nel corso degli ultimi anni, hanno vissuto la separazione in tre distinti dipartimenti come una limitazione alle rispettive attività didattiche e scientifiche. Inoltre, la nuova struttura dipartimentale sarà in grado di erogare con modalità assai più stabili, organiche e coordinate le attività didattiche in favore degli studenti, favorendo con ciò anche la continuità e il dialogo scientifico tra le diverse e preziose componenti che animano l’intera area medico-chirurgica. Si tratta di una prima importante riforma che la governance ha sostenuto con profonda convinzione e che testimonia lo spirito di agile e dinamico rinnovamento con il quale l’ateneo di Perugia intende onorare la propria missione e i propri impegni istituzionali».

I tre direttori: «Grande risultato»

Molto soddisfatti i direttori dei dipartimenti coinvolti nell’operazione di riorganizzazione dell’area medico-chirurgica. Secondo il professor Giuseppe Ambrosio, direttore del dipartimento di medicina, «l’istituzione del nuovo dipartimento darà un impulso fondamentale all’ulteriore crescita dell’area medico-chirurgica dell’università di Perugia, onorando quella storia che, nel corso dei secoli, ha tradizionalmente ed autorevolmente contribuito a dare lustro al nostro Ateneo e a quest’area dei saperi scientifici». Il professor Stefano Eramo, che dirige il dipartimento di scienze chirurgiche e biomediche, oltre a manifestare grande soddisfazione per l’importante risultato raggiunto, ha voluto rivolgere «un sentito ringraziamento anche ai colleghi Mauro Bacci, Stefano Brancorsini, Carlo Cagini, Graziella Migliorati, Nicola Talesa e Gaetano Vaudo che, insieme ai tre direttori e al delegato del rettore, hanno profuso il loro impegno nella delicata fase istruttoria che ha dato vita alla prima bozza del progetto, poi formalizzato e ieri approvato dal consiglio di amministrazione». Per il professor Paolo Puccetti, direttore del dipartimento di medicina sperimentale, «le settimane che hanno preceduto l’istituzione del nuovo dipartimento unico per l’intera area medico-chirurgica sono state caratterizzate da un clima di eccellente condivisione dei contenuti, di equilibrio e di armonia tra colleghi: è un ottimo inizio e sono certo che questo clima si riproporrà anche all’interno della nuova struttura dipartimentale. Voglio rivolgere un particolare ringraziamento al rettore per la lungimiranza con la quale ha sostenuto questa importante riforma e al professor Daniele Porena che, con impegno, capacità e competenza ha coordinato le delicate fasi che hanno preceduto l’istituzione del nuovo dipartimento».

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