Il Viminale ha chiuso il Cara (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) di Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma per effetto dell’applicazione del decreto sicurezza. Polemiche e contestazioni per le modalità di trasferimento – attraverso autobus – degli oltre 300 migranti che in questi giorni devono lasciare la struttura: alcuni di loro troveranno posto in Umbria.
Il trasferimento
Già effettuati i primi viaggi – le operazioni sono iniziate martedì – verso l’Abruzzo, le Marche, la Basilicata, il Molise e la Campania. Giovedì invece sarà la volta di Toscana e Umbria, dove è previsto l’arrivo di quindici migranti; nei giorni seguenti ci saranno invece i trasferimenti in Piemonte, Emilia-Romagna e Lombardia. Il Cara è la seconda struttura del genere più grande d’Italia, preceduta solo da quella siciliana di Mineo.
Catiuscia Marini: «A che gioco si sta giocando?»
In serata arriva il commento della presidente della Regione: «Il ministro dell’ordine sgombra con piglio il Cara di Castelnuovo e volete sapere? 15 arrivano giovedì in Umbria. Noi ovviamente accogliamo. Ma a che gioco – scrive su facebook – si sta giocando e chi paga il gioco dell’oca del ministro tutto ordine? Ora attendo di sapere in quale splendida cittadina umbra saranno collocati dai prefetti e soprattutto quali sono le strutture di accoglienza e le relative risorse. Insomma vengono interrotti i progetti di integrazione in corso, tolti i bambini dalle scuole per spostarli di 80 chilometri. Se non fosse tutto vero – conclude Marini – sarebbe una cosa da barzelletta».