Minaccia vigilesse: condannato a Terni

La vicenda si pensava finita con lo screzio avuto con una agente. Poi l’ha incontrata di nuovo insieme a una collega: «Vi cerco e vi ammazzo»

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Quel battibecco avuto qualche tempo prima con una vigilessa, per un’infrazione stradale, proprio non gli era andato giù. Tanto che quando ha rivisto casualmente la donna, agente della polizia locale di Terni, impegnata in pattuglia insieme ad una collega, non è riuscito a trattenersi: ha iniziato a dare in escandescenze, minacciandole entrambe non solo fisicamente, il tutto – tra l’altro – davanti alla figlia piccola. Ora per quei fatti il protagonista della vicenda, un 38enne di Ferentillo, è stato condannato a sette mesi di reclusione (con i benefici di legge) per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale. Disposta anche la liquidazione in sede civile del risarcimento del danno nei confronti di tutte e due le agenti, assistite come parti civili dall’avvocato Loris Mattrella.

Le contestazioni

La vicenda risale al 21 aprile 2017 ed è avvenuta nei pressi di un bar di vocabolo Cervara. Alla vista della due donne in divisa – riconoscendo quella con cui aveva avuto il precedente screzio – l’uomo non solo le avrebbe spintonate entrambe, ma nei loro confronti avrebbe anche mimato il gesto della pistola, pronunciando frasi del tipo: «Vi ritrovo, vi ammazzo». Inutili i tentativi di farlo calmare, anche da parte dei clienti del locale, tanto che di fronte alle richieste ripetute delle vigilesse di fornire le proprie generalità, si sarebbe rifiutato, per poi allontanarsi insieme alla figlioletta, innocente testimone. Alle agenti della polizia locale non è però sfuggito il numero di targa dell’auto del 38enne, grazie al quale sono così riuscite ad identificarlo e a denunciarlo. Mercoledì, al termine del processo, è arrivata la condanna da parte del giudice monocratico del tribunale di Terni Marco Di Tullio. Il giovane era difeso dall’avvocato Enrico De Luca.

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