Molini popolari riuniti punta su Amelia

Terni, l’annuncio lo ha dato il presidente Ricci: «A Fornole tutta l’attività dedicata alla lavorazione del grano tenero».

Condividi questo articolo su

Sarà concentrata ad Amelia – nell’ex molino di Fornole, rilevato nel mese di dicembre – tutta l’attività della Molini popolari riuniti (Mpr) e dedicata alla lavorazione del grano tenero.

Un momento dell'assemblea (2)L’annuncio La notizia è stata ufficializzata, nel corso di un’assemblea, dai vertici della Mpr: «Già sono in corso i lavori di ristrutturazione degli impianti produttivi, di stoccaggio e servizio – ha spiegato il presidente, Dino Ricci – ed entro il mese di giugno inizieremo il ritiro di cereali. A settembre inaugureremo tutta la struttura e daremo il via anche all’attività molitoria. La riapertura dell’impianto di Amelia, fermo ormai da anni, comporterà l’assunzione graduale di nuovo personale, anche in base allo sviluppo dell’attività. Di pari passo andremo alla chiusura dello stabilimento di Umbertide il cui personale verrà riassorbito in quello nuovo di Pierantonio».

La produzione Il molino di Amelia avrà una capacità produttiva di 300 mila quintali annui e una capacità di stoccaggio di 120mila quintali di cereali: «Essendo, oggi, la nostra presenza consolidata nella provincia di Perugia – ha detto ancora Ricci – abbiamo ritenuto che l’area del Ternano e alto Lazio potesse essere quella dove poter crescere. Il nostro è un investimento importante e strategico, lavoreremo pertanto per rilanciare sul territorio la presenza della cooperazione con l’obiettivo, realizzato in altri territori, di valorizzare al meglio le produzioni agricole attraverso i processi di trasformazione, il ritiro dei cereali e i servizi all’agricoltura, anche con la vendita di mezzi e assistenza tecnica».

Dino Ricci e Riccardo MaragaIl sindaco Riccardo Maraga, sindaco di Amelia, ha ricordato che «il nostro territorio ha una grande tradizione nell’agroalimentare e nell’agricoltura con importanti realtà produttive. Questo è però un comparto che negli anni ha registrato anche una forte crisi, basti pensare al fallimento del pastificio Federici o alla brutta vicenda del molino cooperativo che, chiudendo, ha lasciato a casa tanti lavoratori e provocato una ferita nel tessuto economico e sociale. L’iniziativa di Mpr è quindi per noi fondamentale anche perché le risposte occupazionali che poteva offrire la grande industria di Terni stanno venendo sempre meno. Il Comune sostiene chi vuole tornare a investire in questo territorio ed è stato, infatti, pronto ad accogliere le richieste burocratiche e amministrative che sono arrivate dalla società cooperativa».

Mpr Con l’acquisizione degli impianti di Amelia, Mpr è divenuta una realtà regionale che associa circa 5 mila produttori agricoli, conta oltre 200 unità lavorative e fattura annualmente circa 62 milioni di euro: «Uno sviluppo importante – ha commentato Ricci – con risultati che hanno consentito, nonostante il contesto difficile, di consolidare il nostro patrimonio, incrementare i livelli occupazionali, realizzare significativi investimenti, crescere sul mercato delle sei regioni dell’Italia centrale e garantire ai soci e produttori agricoli un servizio qualificato e competitivo».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli