MotoGp, Petrucci: «Voglio la top 10, posso farcela»

Il pilota ternano vicino al debutto ufficiale in gara, in programma il 29 marzo in Qatar: «Sto studiando la moto, punto alla top 10»

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di S.F.

Danilo Petrucci e la Ducati,il debutto in gara è dietro l’angolo. I test ufficiali di Sepang hanno rappresentato la prima tappa di avvicinamento verso il Gp del Qatar, al Losail International Circuit, dove il pilota ternano correrà la prima corsa ufficiale con il Team Pramac Racing. L’attesa è tanta, le speranze di successo anche. Intanto le prime impressioni sono positive.

Le sensazioni I primi test a novembre, con buoni risultati, a Valencia. Poi tutti in Malesia per le prove invernali in vista del 29 marzo, giorno della gara in Qatar: «In Spagna ho preso contatto con la moto e mi sono trovato subito bene, a Sepang si è iniziato a lavorare più seriamente sul passo gara e sull’assetto. Tanti esperimenti, i test in Malesia sono il vero banco di prova. Abbiamo cercato di lavorare sempre con gomme dure, con assetti da gara. Il mio capotecnico Daniele Romagnoli, il team manager Francesco Guidotti e tutta la squadra – prosegue Petrucci – mi stanno facendo prendere confidenza con la moto per capirla sempre di più».

Danilo Petrucci nei test di Sepang

Danilo Petrucci nei test di Sepang (foto Facebook Pramac Racing)

La moto La Ducati Desmosedici GP 14.1, una moto tutta da scoprire per il pilota ternano: «Ho quella ufficiale dell’anno scorso con cui Cal Crutchlow ha concluso la stagione. L’ultima evoluzione del 2014 è la 14.3 con cui Dovizioso e Iannone – terzo tempo – hanno girato a Sepang,avranno a disposizione la GP 15 che è stata appena presentata. Userò una carena diversa che aiuta la velocità nei cambi di direzione, avrò degli scarichi nuovi e la moto sarà molto simile a quella con cui hanno finito i piloti ufficiali lo scorso anno. Io chiedo solo di avere un po’ di pazienza per imparare per capire bene la moto, è molto competitiva ma va guidata secondo le sue caratteristiche. Non gli trovo difetti, ho migliorato di tre secondi il mio miglior giro a Sepang, sono un’infinità nelle moto. Ancora – sottolinea Petrucci parlando della guida – faccio errori in accelerazione, tendo ad aprire il gas molto presto e vado in difficoltà. Voglio prepararmi e lavorare di più».

L’obiettivo Due ritiri e un 14° posto. Questo il bottino di Danilo Petrucci a Losail nelle tre annate in MotoGp. L’obiettivo è ambizioso nella nuova sfida con il circuito in Qatar: «Entrare nei primi dieci sarebbe fantastico, è quello che voglio. Credo che si possa fare, la costanza premia sempre però quest’anno le moto dall’8° fino alla 20° posizione sono simili, il margine è piccolissimo. Fare punti tutte le gare e finire spesso nella top 10 è il mio obiettivo. Ho tutto per riuscirci».

Il ricordo di Pileri Il 13 febbraio 2007 scompariva Paolo Pileri, uno dei due campioni mondiali – Terni unica città italiana a potersene vantare – di motociclismo ternani insieme a Libero Liberati. Petrucci, a tre giorni dalla commemorazione, ne traccia un ricordo: «L’ho conosciuto bene perché insieme a suo fratello Francesco era il team manager del team Pileri, mio padre ha lavorato lì per otto anni. Per loro ero come un figlio, Paolo – continua Petrucci – aveva una personalità strana, molto timido, riservato e chiuso. Però sentiva e guardava tutto, non esprimeva mai la sua opinione ma aveva un’idea chiara su tutto. Un campione del mondo, non ha fatto lo stesso clamore di Liberati e questo mi dispiace. Ho avuto la fortuna di entrarci in contatto».

La sfida Ducati attende Danilo Petrucci

La sfida Ducati attende Danilo Petrucci (foto Facebook Pramac Racing)

Il Petrucci tifoso Poco, quasi nullo il tempo per seguire le ‘Fere’, di cui Petrucci è tifosissimo. La passione per i colori rossoverdi tuttavia non si spegne mai nonostante l’impossibilità di vedere e vivere le gesta della squadra di Tesser: «Purtroppo l’ultima volta che sono andato allo stadio è l’anno scorso. Direi che non ci possiamo lamentare, a Bologna siamo andati bene. Come si dice a Terni ‘manca sempre un soldo per fare una lira’, sarebbe stato un bel colpaccio. Non siamo così lontani dai playoff, dobbiamo solo cercare di finalizzare meglio. Con le ‘big’ la Ternana è sempre superiore, poi però non segna mai mentre con le formazioni di minor rilievo magari si perde».

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