Alimenti surgelati in cattivo stato di conservazione, altri scaduti, altri ancora tenuti in condizioni igieniche carenti. A scoprire la situazione, riguardante un ristorante situato in un piccolo comune della Valnerina, erano stati i carabinieri del comando stazione di Arrone. Il titolare della struttura, un ternano di 53 anni, è finito a giudizio per la violazione della legge 283 del 1962 che disciplina la produzione e la vendita di sostanze alimentari.
Sequestro Al tempo, era il novembre del 2010, i militari avevano posto sotto sequestro un bel po’ di roba: sughi, lasagne, bistecche, salsicce, supplì, crostate, mozzarelle, alici, gamberoni, frutta candita. Tutti alimenti, secondo gli inquirenti, tenuti non a norma. Alcuni di questi scaduti da almeno quattro mesi e altri tenuti a temperatura ambiente invece che in frigo. Con buona pace dei clienti.
Processo I rilievi hanno fatto scattare il procedimento penale che vede imputato il ristoratore, difeso dall’avvocato Roberto Migno. Venerdì mattina, di fronte al giudice Angelo Matteo Socci, si è tenuta l’udienza del procedimento, conclusa con un rinvio al prossimo gennaio.