Muore in carcere: agente condannato

Perugia, la Corte di cassazione conferma la pena per la morte di un uomo a Capanne

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La Corte di cassazione ha deciso: la condanna a un anno di reclusione nei confronti di un agente della polizia penitenziaria, Gianluca Cantoro – accusato di omissione di soccorso per la morte del falegname Aldo Bianzino avvenuta nel carcere di Capanne, a Perugia nell’ottobre del 2007 – è definitiva.

Il processo La decisione della sesta sezione penale della Suprema corte ha insomma confermato il verdetto emesso il 16 ottobre 2014 dalla Corte di appello di Perugia. Il prossimo passaggio sarà quello del processo civile per la quantificazione dei danni che spettano ai familiari di Bianzino.

Il legale «Questa condanna è poca cosa, ma è già qualcosa: si inizia a fare luce e a riconoscere le responsabilità per la morte in carcere di Aldo Bianzino – dice l’avvocato Fabio Anselmo, difensore di parte civile dei familiari. Il mio pensiero e la mia vicinanza –prosegue Anselmo, che si è occupato anche delle vicende di Stefano Cucchi e
Federico Aldrovandi – vanno ai figli e alla moglie del povero».

La storia Aldo Bianzino era stato arrestato, insieme alla moglie Roberta, per possesso di piante di cannabis che aveva coltivato nel giardino di casa: due giorni dopo, il decesso in
carcere.
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