Narni: «Energas, non ci sentiamo tranquilli»

Imprese e residenti della zona di Ponte Aia lanciano l’allarme: «Transito continuo di mezzi, mai fatta un’esercitazione: chiediamo azioni e informazioni»

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Una volta il contesto era ‘tipicamente rurale’ mentre oggi è qualcosa di diverso in ragione delle attività imprenditoriali, artigianali ed anche un supermercato che hanno reso la zona particolarmente frequentata – da mattina a sera – rispetto a qualche anno fa. Nasce anche da qui la preoccupazione di chi vive e lavora nei pressi dell’area di stoccaggio gpl della Energas, in via Flaminia Ternana, nella zona di Ponte Aia (Narni Scalo).

Il Piano di Sicurezza da aggiornare

Lo scorso settembre la prefettura di Terni ha pubblicato un avviso relativo all’aggiornamento del Piano di Sicurezza Esterna della Energas Spa – l’ultimo risale al 2008 – in quanto «soggetta al rischio di incidenti rilevanti connessi a sostanze pericolose». Per dare l’idea dell’importanza della questione, questo tipo di piani interessano – nel ternano – aziende come Acciai Speciali Terni. Insomma, il rischio c’è, il contesto è mutato nel tempo e chi frequenta la zona – sempre più densamente transitata da auto e mezzi pesanti – si interroga su tutta una serie di aspetti.

Le criticità

Tanto che alcuni fra residenti e imprese hanno preso carta e penna ed hanno scritto alla prefettura di Terni, evidenziando tutta una serie di aspetti critici. Si parte dall’ingresso delle autocisterne – in particolare quelle dotate di rimorchio – nell’impianto: «Il cancello – si legge nella missiva – seppur arretrato rispetto alla carreggiata, non assicura la distanza necessaria all’ingresso in sicurezza». Carreggiata che, comunque, «non dispone di corsie di emergenza, dossi di rallentamento, segnalazioni specifiche ulteriori rispetto a quelle del centro abitato».

«Esercitazioni? Neanche l’ombra»

Altro nodo è quello relativo alle eventuali situazioni di emergenza: «Sentiamo periodicamente suonare degli allarmi che ci fanno ipotizzare lo svolgimento di esercitazioni – afferma chi lavora a ridosso della Energas -, vediamo squadre antincendio muoversi all’interno ma nessuno ci dice che è effettivamente così né sappiamo cosa fare o meno in casi di eventi critici. Qual è il sistema di avvertimento per i residenti in eventuali condizioni di ‘avvertimento’ e di ‘pre-allarme’? Chi deve comunicarci, fra azienda e Comune di Narni, le azioni da mettere in atto, immaginiamo rapidamente visto il potenziale pericolo, per evitare disastri? Ad oggi nessuno ci ha fatto effettuare delle simulazioni e ciò non aiuta a stare tranquilli».

Attività importante

La Energas svolge attività di «ricezione, stoccaggio, travaso e spedizioni di gpl (propano) sfuso per quantitativi in stoccaggio superiori a 200 tonnellate». I rischi connessi al materiale sono quelli di incendio ed esplosione. L’azienda dispone di tutta una serie di strumenti di sicurezza ma, evidentemente, le incognite e qualche problema di ‘comunicazione’ con i residenti non mancano: «Attendiamo risposte, interventi e – magari – un’informazione capillare che ci consenta di stare più sicuri. Gli incidenti di Bologna e, andando indietro nel tempo, di Viareggio sono dati di fatto, non li citiamo per allarmare ma chiediamo azioni concrete».

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