Narni, le opposizioni: «Qui c’è dittatura»

«Questa maggioranza già nei primi passi di questa nuova legislatura si oppone a qualsiasi volontà della minoranza di trasparenza e collaborazione»

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Tra minoranza e governo della città, a Narni, a pochi mesi dalle elezioni amministrative che hanno sancito la riconferma del sindaco De Rebotti, è ormai è guerra aperta: «In virtù della trasparenza e collaborazione sbandierata dal sindaco all’indomani delle elezioni vinte – dicono i componenti dei gruppi di opposizione – ci troviamo di fronte al solito muro di gomma di questa maggioranza che già nei primi passi di questa nuova legislatura si oppone a qualsiasi volontà della minoranza di trasparenza e collaborazione. Siamo dinnanzi ad un problema non politico ma democratico, il dibattito, la condivisione e collaborazione frutto delle diverse voci dei cittadini Narnesi sin dall’inizio della Consiliatura è soffocata da una chiara ‘dittatura’ della maggioranza. Una maggioranza che finge dissensi ma vota sempre compatta, che dice “sì ci sono problemi” ma non ascolta altre voci oltre le proprie, questa non è democrazia e non si può lavorare in questo ambiente».

Fdi-An e Forza Italia  Elenora Pace (FdI-An) e Sergo Bruschini (FI) dicono: «Non disturbate i sonni della maggioranza e tanto meno non si metta in dubbio il suo operato anche se questo è il compito specifico che svolgono in ogni ente locale le commissioni di controllo e garanzia. Questo è il pensiero e l’azione messa in pratica fin dall’inizio di questa consigliatura da una maggioranza incapace di gestire il rapporto con le altre forze politiche e che finora ha dato sfoggio ad un mix tra ignoranza ed arroganza e che ha avuto il culmine con il tentativo di impedire alla commissione di svolgere indagini conoscitive ed approfondimenti su tante gestioni un po’ ‘naif’ della macchina comunale. Non accetteremo nessuna limitazione imposta in modo illegittimo ai lavori della commissione che violi palesemente il Testo unico degli enti locali e fin d’ora riteniamo di attivare tutte le misure necessarie per ricorrere all’intervento degli organi competenti chiamati a vigilare sull’operato del sindaco e degli uffici».

Tutti per Narni Gianni Daniele rincara la dose: «Tutti per Narni si unisce alla protesta delle altre forze di opposizione nei confronti dell’atteggiamento a dir poco  ‘non collaborativo’ da parte della maggioranza in merito alla gestione delle commissioni. Esse dovrebbero rappresentare un importante momento di confronto e approfondimento tra le forze politiche su atti e documenti prima del passaggio in consiglio comunale , dove oramai assistiamo da anni a votazioni bulgare.
Tutte le promesse di trasparenza e collaborazione con la minoranza sbandierate dal nostro primo cittadino prima e dopo la campagna elettorale si sono sciolte come neve al sole . Il diniego alla proposta di accesso diretto agli atti da parte dei consiglieri, il boicottaggio della commissione controllo e garanzia , la ‘forzatura’ nella recente nomina della cittadinanza onoraria sono solo alcuni esempi di arroganza amministrativa che si protrae da decenni e che i cittadini narnesi non meritano».

M5S Mentre Luca Tramini denuncia «un atteggiamento arrogante e ai limiti della democrazia, una vera e propria ‘dittatura’ della maggioranza quella che stiamo vivendo in consiglio comunale e nelle commissioni. Atti palesi di ostruzionismo e censura palesati davanti alle nostre richieste di trasparenza, partiti dalla nostra richiesta di accesso al protocollo informatico e continuati poi nelle commissioni. Durante l’ultima seduta della commissione controllo e garanzia ci siamo visti dinnanzi a noi una programmata e strutturata azione di boicottaggio che prima ha provato a censurare punti importanti all’ordine del giorno che evidentemente toccavano ‘gestioni delicate’ della cosa pubblica poi ha tentato di bloccare la commissione stessa, cercando anche di non farla insediare strumentalizzando e nascondendosi dietro cavilli burocratici. Atti, questi, che mancano di rispetto al nostro lavoro come consiglieri d’opposizione e mancano di rispetto ai narnesi che ci hanno votato. Continuano a dimostrarsi per quello che sono realmente, tanti piccoli ‘yes men’ che aspettano direttive e girano gli occhi al compagno solo per votare tutti uniti, ma sono stati proprio gli ‘yes men’ che ci hanno portato alla rovina di questo Paese, non si può continuare così, ha bisogno di trasparenza, Narni ha bisogno di un confronto politico serio e costruttivo per risposte ai bisogni concreti di questo territorio».

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