Narni, ‘Odyssey ballet’: simboli e simbologie

L’innovativo spettacolo della Physical Dance di Mvula Sungani, in esclusiva regionale al teatro Comunale di Narni, sabato 11 marzo

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Uno spettacolo innovativo in cui la Physical Dance di Mvula Sungani si fonde con le musiche etniche dell’area mediterranea. ‘Odyssey ballet – Una storia d’amore mediterranea’, questo il titolo del balletto che andrà in scena, in esclusiva regionale al teatro Comunale di Narni, sabato 11 marzo alle 21.

Il cast La contaminazione alle base della creatività dell’artista italo-africano, la forte matrice etnica della sua ricerca, l’innovazione dei linguaggi proposti, il tema dell’integrazione, rendono questa nuovissima opera multidisciplinare un momento di riflessione sulle tematiche sociali attuali. Il cast di altissimo livello vede l’étoile Emanuela Bianchini e i solisti della Mvula Sungani Physical Dance danzare su musiche elettroniche miscelate ad esecuzioni dal vivo. La regia e le coreografie sono di Mvula Sungani.

Il tema dell’integrazione e del ‘diverso’ è molto caro al regista e coreografo che ha vissuto un’infanzia complessa per le sue origini africane in un Italia che all’epoca non era pronta a comprendere l’altro e, anche a causa all’emergenza umanitaria relativa ai clandestini che sta vivendo il meridione, vuole porre l’accento sull’odissea di chi nel mare vede il futuro e nel mare ripone tutte le sue speranze, le speranze di chi vorrebbe solo poter vivere una vita serena con chi ama.

Simboli e simbologie L’autore, fortemente stimolato dal proprio vissuto, formula una personale e suggestiva ipotesi: «E se il poema fosse un racconto sentimentale autobiografico scritto da una donna che pensa al proprio uomo partito per un viaggio della speranza e le protagoniste femminili dell’opera fossero tutte alter-ego della stessa autrice?» L’aspetto psicologico dell’opera ci presenta un racconto pieno di simboli e simbologie; Calipso può rappresentare il matrimonio, Nausicaa l’innamoramento, Circe ed i suoi incantesimi la trasgressione, mentre Penelope la fedeltà. Allo stesso tempo il Ciclope e le altre figure mitologiche sono maschere delle incertezze date dal futuro.

Le coreografie La volontà dell’autore è quella di rappresentare un’opera visiva di tipo cinematografico. Il linguaggio coreografico è la physical dance, risultato di una fusione di tecniche classiche e contemporanee contaminate con la danza etnica, le tecniche circensi, l’acrobatico e le arti marziali. I costumi e l’ideazione scenografica prevedono una visione essenziale, stilizzata e l’imponente impatto visivo di un disegno luci innovativo che conferisce all’opera la spettacolarità delle più grandi produzioni.

I biglietti si possono prenotare al botteghino telefonico regionale (075/57542222), tutti i giorni feriali dalle 16 alle 20, oppure online sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

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