Narni, San Paolo in concessione per 15 anni: scatta la gara

Via libera alla procedura per l’affidamento: previste opere minime da 280 mila euro per la riqualificazione. Valore stimato complessivo da 2,8 milioni

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di S.F.

Concessione massima da quindici anni per un valore presunto stimato – desunto dall’importo degli introiti di gestione – da 2 milioni 789 mila e 800 euro. Con aggiudicazione prevista all’offerta economicamente più vantaggiosa: è scattato l’iter per tentare di affidare lo storico complesso sportivo ‘San Paolo’ di Narni Scalo. Il valore del canone è estremamente basso, ma è chiaro che ci sarà da investire sulla struttura: un campo da calcio a 11 realizzato alla fine degli anni ’70, uno a 7, due a 5 ed un edificio destinato a bocciodromo. Più spogliatoi e gradinate.

IL PIANO PER IL SAN PAOLO DI NARNI – DOCUMENTO

Il campo sportivo

Cosa c’è in ballo

Si tratta della concessione del servizio di gestione e manutenzione dell’impianto. L’importo indicato è di 12 mila euro perché – si legge nella corposa documentazione pubblicata – «il valore del canone annuo da corrispondere al Comune di Narni da parte del concessionario è pari a 1.000 euro. Dovrà essere corrisposto per dodici anni a decorrere dal 4° di gestione e oggetto ad aumento in fase di gara». Per partecipare occorre essere una società/associazione sportiva dilettantistica, un ente di promozione sportiva, disciplina sportiva associata o federazione nazionale; più l’iscrizione alla camera di commercio dell’Umbria. La scadenza del bando è fissata alle 13 del 23 marzo ed il responsabile del procedimento è l’ingegnere Pietro Flori.

L’area

L’obiettivo: inclusione e integrazione

Nel documento preliminare di progettazione viene specificato che l’intento «è quello di riqualificare e potenziare l’area sportiva attrezzata esistente al fine di restituire alla comunità uno spazio pubblico integrato per molteplici attività sportive, come luogo simbolo dell’inclusione sociale di una comunità che vuol essere particolarmente attenta all’integrazione dei gruppi a rischio marginalità, alla lotta alla povertà ed ogni forma di discriminazione. Un luogo, dunque, dove con la promozione della pratica di molteplici attività sportive, si mira alla valorizzazione dello sport, soprattutto di squadra, che oltre al benessere psico-fisico dell’individuo deve assicurare l’aggregazione sociale diffondendo sani valori tra cui la legalità». Un utilizzo minimale della struttura – per il campo di calcio – c’è stato grazie alla Narnese. Per quel che concerne la stima rappresentata è una base di partenza per il «piano economico e finanziario che dovrà essere presentato dai soggetti economici interessati, i quali dovranno personalizzarlo in relazione alle loro caratteristiche aziendali nonché ai progetti di gestione che presenteranno». L’iter prevede 90 giorni per la progettazione definitiva/esecutiva, ulteriori 30 per l’approvazione e 240 per l’esecuzione.

Le opere minime previste: 280 mila euro

Sette i punti indicati: verifica strutturale delle tribune/coperture/impianto di illuminazione del campo di calcio a 11, messa a norma degli impianti elettrici/terminici degli spogliatoi, abbattimento barriere architettoniche e adeguamento dei servizi igienici, sistemazione dell’illuminazione, smantellamento e rifacimento degli impianti di illuminazione campi a 5/7, manutenzione straordinaria di tratti della recinzione e del complesso stesso (pavimentazione, tinteggiatura, intonaci). Il tutto per una spesa stimata di 280 mila euro.

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