Narni, Sgl a Sangraf: soddisfazione e timori

Terni, positivo il giudizio della Filctem Cgil: «Industria chimica volano fondamentale», mentre Pace (FdI-An) parla di «alto margine di incertezza»

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Soddisfazione e – anche – qualche incertezza. Commenti diversi quelli arrivano il giorno dopo l’ufficializzazione del passaggio di mano dello stabilimento narnese di Sgl, che sarà acquisito da Gosource Group Ltd, azienda di rilievo nel settore della grafite, e Baochang Investment. Con l’obiettivo di riavviare la produzione di elettrodi di grafite per i forni elettrici delle acciaierie. 

Sergio Cardinali

Filctem-Cgil «Era la fine del 2013 quando, a sorpresa, con uno stringato comunicato, la multinazionale SGL Carbon dichiarava la chiusura dello stabilimento di Narni. Da allora è stata condotta una lunga battaglia, dai lavoratori del territorio, per la difesa del posto di lavoro, soprattutto da interventi speculativi fortunatamente andati a vuoto. Oggi finalmente pare emergere una soluzione industriale, un’acquisizione da parte della Gosource Group Ltd e della Boachang Investment, per i giudizi aspettiamo però di conoscere il piano industriale che ci sarà presentato», sottolineano in una nota congiunta Sergio Cardinali del dipartimento chimico farmaceutico nazionale Filctem-Cgil e la segreteria della Filctem di Terni. «L’industria chimica, ancora una volta, dimostra di essere un volano economico fondamentale per il territorio ternano. Un grazie ai lavoratori, alle istituzioni e al sindacato che hanno sempre creduto nella salvezza della fabbrica. Ora bisogna continuare ad impegnarsi, tutti insieme, per tornare presto a lavorare».

Eleonora Pace

Eleonora Pace «Avevamo il sentore che qualcosa si stesse muovendo e per questo, quasi profeticamente, avevamo chiesto con un’interpellanza urgente al sindaco di chiarire quale fosse lo stato delle trattative in corso e proprio nel corso del consiglio comunale di giovedì è arrivata la notizia e i comunicati ufficiali dei soggetti coinvolti», si legge in una nota di Eleonora Pace, capogruppo di Fratelli d’Italia-AN del Comune di Narni. «In questi anni abbiamo imparato che occorre essere prudenti ed evitare giudizi affrettati, anche perché le parole contenute nei vari comunicati hanno, o meglio non hanno, un significato chiaro e definibile».

«Alto margine di incertezza» L’accordo di ‘lease to buy’, secondo Eleonora Pace, «dovrebbe terminare con l’acquisizione da parte dei soggetti individuati e coinvolti a fini diversi nel sito narnese, tant’è che il finale del comunicato in cui si dice che ‘SGL non starà lì ad aspettare’, lascia trasparire quanto sia ancora alto il margine di incertezza. Ciò detto speriamo che questa luce apparsa in fondo al tunnel sia in grado di far incamminare tutti i protagonisti verso una positiva soluzione, sapendo che la qualità delle produzioni è strettamente legata alla quantità di investimenti, sia sugli impianti che sul personale». Tutti elementi, conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia-AN, «che sarebbe il caso fossero noti prima possibile per sgomberare il campo da ogni dubbio e valutare pienamente la credibilità e le reali prospettive di rilancio produttivo».

 

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