Narni, sindaco vs M5S: «Costruisce muri»

Luca Tramini aveva accusato la giunta di scarsa trasparenza e, addirittura, di ostacolare il lavoro dei consiglieri comunali. De Rebotti replica

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Francesco De Rebotti

di Francesco De Rebotti
Sindaco di Narni

Con delibera di G.C. 83/2010 l’Ente approvava il “Manuale per la gestione del protocollo informatico, dei flussi documentali e degli archivi ”, disciplinandone già nel 2010 i relativi accessi; con delibera di G.C. 163 del 20/08/2014 la giunta comunale procedeva alla revisione di questo Manuale, viste le innovazioni tecnologiche e normative via via intervenute. Regolamentava, cosi’, all’articolo 54 dello stesso Manuale, la revisione, almeno biennale, di tale documento a cura della Giunta.

Quindi, diverse sono state le modifiche/integrazioni introdotte dalla Giunta, con delibera 188/2017: non ultima anche l’aggiunta dell’articolo 48 bis rubricato : “accesso al protocollo informatico da parte dei consiglieri comunali” in perfetta linea con l’articolo 1 di tale regolamento che lo reputa “ … art. 1 … omissis… risorsa strategica per il corretto e trasparente andamento dei procedimenti amministrativi. … omissis”.

Il Diritto di accesso ed il diritto all’informazione di consiglieri comunali, in ordine agli atti in possesso dell’amministrazione comunale, utili all’espletamento del proprio mandato, del resto trovano già la loro disciplina specifica nell’articolo 43 del Tuel ( d.lgs 267/2000).

L’Ente, attraverso l’esercizio della propria potestà regolamentare, può comunque scegliere , tra varie alternative possibili, le modalità con le quali regolamentare il diritto di accesso ed il diritto all’informazione dei consiglieri comunali, al fine di contemperare, al meglio, esigenze concorrenti, come quella di garantire le condizioni più adeguate all’espletamento del mandato da parte dei consiglieri comunali e quella di salvaguardare la funzionalità degli uffici (oltre a quella, non ultima, di garantire il normale espletamento del servizio da parte del personale dipendente nel pieno rispetto della separazione dei poteri – Art. 4 e 14 del dlgs 165/2001 sancita per gli enti locali all’articolo 107 del tuel – dlgs 267/2000).

Di conseguenza, in merito all’articolo 48, indicato dal consigliere Tramini, si reputa corretta la modalità di regolamentazione dell’accesso al sistema informatico di gestione dei documenti da parte dei consiglieri, effettuata dall’amministrazione.
Già con Pec del 02 agosto del 04 agosto e del 09 agosto gli uffici avevano risposto al Consigliere Tramini e con mail del 10 agosto il Segretario Generale, al quale si era rivolto il movimento 5 stelle, ha ritenuto la disciplina dell’ente in materia di accesso dei consiglieri comunali al protocollo, non lesiva delle loro prerogative, riconoscendo la legittimità dell’operato dell’amministrazione comunale che, tra varie opzioni a disposizione, ha operato una scelta ragionevole.

I Consiglieri che fanno richiesta di accesso al protocollo informatico avranno ovviamente la disponibilità del documento “registro giornaliero” per il tramite dell’ufficio protocollo. L’Ufficio provvederà all’inoltro del documento all’indirizzo di posta elettronica comunicata per le attività istituzionali del consigliere entro tre giorni lavorativi per poi soddisfare rapidamente la richiesta dei documenti afferenti.

Una regolamentazione rispettosa del lavoro di tutti che trova fondamento nel rispetto del ruolo di tutti i soggetti tecnici ed istituzionali e che solo nella originale interpretazione del consigliere Tramini acquisisce connotati che non appartengono allo spirito della procedura.

Capisco la necessità, tutta politica, del consigliere di vestire i panni del contestatore a prescindere per dare un senso alla sua presenza, ma l’azione dell’Amministrazione in queste poche settimane è stata guidata dalla massima disponibilità al coinvolgimento, il più possibile efficace, di tutti i nuovi consiglieri comunali.

Ne è dimostrazione la modifica regolamentare apportata alle commissioni che, proprio per includere i consiglieri soli a rappresentare un gruppo o una forza politica (specifica situazione del consigliere Tramini), ha comportato la diminuzioni delle stesse (da tre a due) e la possibilità per gli stessi consiglieri unici rappresentanti di essere membri effettivi di tutte e due le commissioni contemporaneamente. Con lo stesso spirito abbiamo adottato la scelta, condivisa, di affidare al consigliere Tramini la guida della commissione garanzia e controllo.

Capisco per certi versi, ripeto, la necessità iconoclasta del consigliere ma non la giustifico alla prova di fatti che dimostrano la massima apertura dell’Amministrazione al coinvolgimento dei consiglieri e dei cittadini, metodo che lo stesso consigliere aveva avuto modo di riscontrare nelle numerose occasioni di collaborazione del passato quando lui stesso e la sua associazione hanno avuto modo di portare avanti progetti ed idee per la nostra città.

Il suo, come quello di tutti, potrà essere un contributo importante in questi cinque anni, a patto che i muri a cui si fa riferimento non siano invece una sua artificiosa costruzione per cercare di dare un senso solo politico alla sua presenza, attraverso la polemica ante litteram.

Per questo rimango in fiduciosa attesa, così come già esplicitato più volte, di ascoltare dallo stesso idee, proposte, progetti che hanno a che fare con il futuro della nostra città e che non avranno dal sottoscritto nessun atteggiamento pregiudiziale contenuto, al contrario e mi sembra, nelle esternazioni del consigliere Tramini.

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