Narni, M5S: «Comune vieta la trasparenza»

Luca Tramini attacca la giunta: «Modificato il regolamento per l’accesso al protocollo elettronico. Non possiamo controllare nulla in modo autonomo»

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Luca Tramini, consigliere comunale del M5S a Narni, è scatenato: «Abbiamo deciso di denunciare a tutta la città un fatto gravissimo, che porteremo avanti non solo politicamente, ma rivolgendoci anche agli enti preposti verificando se quanto fatto dalla giunta non vada a violare il Tuel (il Testo unico degli enti locali; ndr)». E l’annuncio della battaglia avviene fuori dal palazzo comunale«perché è qui che la maggioranza ci vorrebbe. Le belle idee di collaborazione, di apertura, di buoni propositi si sono sciolte al primo sole. I paroloni e gli slogan della campagna elettorale si sono infranti alla prima prova concreta, la nostra richiesta di accesso al protocollo informatico ed al sistema stesso».

Luca Tramini

La storia Tramini spiega che «pochi giorni dopo il nostro ingresso nel consiglio comunale abbiamo immediatamente richiesto l’accesso al protocollo ed al sistema informatico del Comune. Ci è stato creato un profilo con relativa password, ma nel momento in cui abbiamo fatto richiesta al dirigente competente per avere l’attivazione effettiva del servizio, abbiamo visto arenarsi la nostra richiesta in un temporeggiamento a nostro avviso anomalo, dato oramai il comprovato indirizzo giurisprudenziale in materia. Sollecitato più volte il dirigente a fornire spiegazioni e avvisato lo stesso sindaco, non abbiamo avuto risposta alla nostra richiesta».

La modifica Solo che «abbiamo poi scoperto che la giunta comunale ha approvato una revisione al manuale per il protocollo, inserendo l’articolo 48-bis, in cui viene regolamentato l’accesso al protocollo elettronico dei consiglieri, ovvero invece di avere un proprio account ed una propria autonomia, al consigliere viene inviato dall’ufficio di protocollo un ‘registro giornaliero’ ovvero un documento Pdf in cui viene elencato cosa è successo quel giorno, e se il consigliere in quel marasma di numeri intravede qualcosa che pensa possa servirgli può fare richiesta al dirigente competente ,che entro 30 giorni gli risponde. Secondo noi la giunta ha preso una decisione politica abberrante, decidendo di limitare la libertà del consigliere comunale e gestendo cosa possa e non possa vedere, guidandolo».

«Ospiti indesiderati» Il consigliere pentastellato rincara la dose: «Ecco come finiscono le belle promesse della campagna elettorale, dietro un muro, un muro sollevato da questa amministrazione. Avrebbero potuto prendere una scelta politica differente, avrebbero potuto regolamentare e consegnare ad ogni consigliere il proprio account, sarebbe stata una grande lezione di trasparenza amministrativa e innovazione tecnologica, cosa che poi avviene normalmente oramai in moltissimi comuni italiani basta vedere anche Terni, ma non è stato così, hanno preferito fare ostruzionismo, hanno preferito ostacolarci. Ovviamente la domanda ci sorge spontanea, perchè? Sicuramente a pensar male si fa peccato ma molte volte ci si azzecca, avranno qualcosa da nascondere? Oppure semplicemente il Comune oramai è casa loro e noi siamo solo degli ospiti indesiderati? Pretendiamo risposte e richiederemo nuovamente l’accesso a tutti i sistemi informatici del Comune ed invitiamo ufficialmente tutte le altre forze politiche a fare lo stesso, inoltre le invitiamo a sottoscrivere una mozione di modifica dei manuali per realizzare questo atto di trasparenza ed innovazione. Inoltre stiamo vagliando ogni altro tipo di azione anche legale».

 

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