Nel carcere di Terni mensa ‘al veleno’

Le organizzazioni sindacali Sappe, Fns-Cisl e Osapp: «Malesseri dopo i pasti. La direzione con false notizie vorrebbe far credere che sia tutto sistemato. Intervengano i Nas»

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di Sappe, Fns-Cisl e Osapp
Organizzazioni sindacali

Le organizzazioni sindacali in intestazione contestano la direzione del carcere di Terni, che con false notizie vorrebbe far terminare l’astensione del personale dalla mensa ordinaria di servizio. Notizie false in quanto, con l’assenso di alcune sigle al proprio servizio, vorrebbe far credere che sia tutto sistemato.

Allora perché tanta ostinazione nel negare la nostra ‘lecita’ richiesta di far intervenire la Usl competente? Cosa ha da nascondere una direzione che con l’assenso di ‘sindacatucci’ chiede al personale di terminare l’astensione, sapendo bene che, oltre al cibo scadente, non viene assicurata l’igiene?

Non pretendiamo un ristorante di prima classe, ma almeno le condizioni minime di igiene e qualità. Non siamo animali. Il personale ha diritto al minimo della decenza. Si vergogni chi si ostina a far finta che vada tutto bene. Si vergognino coloro che, pur sapendo, avallano il comportamento di una direzione alla quale poco interessa il benessere minimo del personale.

Non possiamo far finta che prima dell’astensione alcuni colleghi abbiano accusato malesseri dopo aver consumato pasti della mensa agenti. Il 12 luglio scorso abbiamo inviato una richiesta al Nas di Perugia e confidiamo nel loro intervento.

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