Neofil Terni, sciopero scongiurato: si lavora

Dopo il botta e risposta dei giorni scorsi, lunedì lo stabilimento rischiava di fermarsi, ma alla fine è scoppiata la pace

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La chimica ternana viaggia viaggia sempre sul filo dei nervi e regala notizie contrastanti. Alla Neofil, dopo il botta e risposta di giovedì, i sindacati avevano deciso di rompere gli indugi e, con tutti i vertici all’estero per la fiera Domotex, avevano proclamato uno sciopero di due ore – per ciascun turno di lavoro – per la giornata di lunedì 16.

Marcia indietro Le segreterie di Filctem Femca e Uiltec, hanno infatti comunicato che «dopo i colloqui telefonici intercorsi tra la serata di venerdì e proseguiti nella giornata di sabato con la Neofil, sono a dichiarare che si è raggiunto con la stessa un punto di equilibrio in merito alle questioni sollevate. Con i chiarimenti ottenuti, riteniamo quindi in maniera responsabile, che lo sciopero di due ore proclamato per la giornata di lunedì, possa rientrare».

«Risposte inadeguate» Le segreterie territoriali e regionali Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, avevano in precedenza annunciato di ritenere «inadeguate le risposte fornite a mezzo stampa dall’azienda, rispetto all’importanza dei temi sollevati. Prendendo atto che, in attesa di un incontro, la nostre richieste di ripristino di un assetto produttivo che tenga conto delle condizioni di salute e sicurezza, riferite anche ai carichi di lavoro, non sono state accolte ci vediamo costretti a proclamare lo sciopero».

La guerra I sindacati, insomma, sembravano decisi ad andare alla guerra: «Per il bene dell’azienda – aveva detto Marco Mazzalupi – mi auguro di no. Ho sempre promosso il dialogo e la collaborazione, mi auguro si ravvedano e facciano lo stesso. La maggior parte degli uomini e le donne che compongono Neofil continueranno a lavorare per la crescita della società». E le cose, alla fine, sembrano essere andate a posto.

 

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