Precarie nidi infanzia, trovata una soluzione

Terni, ecco l’atto richiesto a gran voce dalle cinque insegnanti: assunzione a tempo determinato fino a giugno. Integrazione legata al numero dei bambini

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L’ultimo appello era arrivato lo scorso 10 dicembre quando, nella commissione consiliare congiunta, le insegnanti precarie dei nidi d’infanzia – Barbara Sabatini, Paola Raggi, Valentina Angelici, Maricla Milli, Sandra Cascioli – di Terni avevano specificato che «se entro il 31 dicembre non si fa qualcosa perderemo la possibilità di essere stabilizzate a tempo indeterminato; per noi è un lavoro e quindi un problema di vita, dignità e diritto. Ci siamo da quattordici anni». A distanza di una settimana e mezzo c’è quella delibera di giunta tanto invocata per trovare una soluzione: riviste le modalità di accettazione dei bambini per ottimizzare le strutture e, in questo modo, poter procedere con la stabilizzazione. Via libera all’assunzione a tempo determinato fino a giugno, poi la situazione – dovrebbe quantomeno – cambiare.

IL CONFRONTO IN COMMISSIONE CONSILIARE: «FARE IN FRETTA, SE NON CI SI MUOVE ENTRO IL 31 SIAMO FUORI»

Bambini, iscrizioni ed integrazione

A destra Sandra Cascioli

In sostanza la giunta ha deciso di cambiare le modalità d’iscrizione dei bambini per i nidi comunali – era dal 2 maggio al 5 giugno per i ‘divezzi’, 2-5 maggio, 1°-30 novembre e 1°-31 marzo per i ‘lattanti’ – e consentire così l’integrazione del personale educativo. «Al momento – sottolinea l’amministrazione – tutte le domande che sono state presentate entro i termini sono state accolte, fatta eccezione di tre domande per le quali viene chiesta esclusivamente una struttura in cui sono stati già riempiti tutti i posti disponibili; presentate oltre cinquanta domande fuori tempo alle quali, successivamente alla deroga alle assunzioni a tempo determinato riguardante il personale educativo e insegnante e la conseguente nomina degli insegnanti/educatori di sostegno, nonché di supplenti per periodi brevi per malattie, congedi e assenze previste dal Ccnl di settore, la direzione servizi educativi e scolastici, in accordo con l’assessore di riferimento, sta provvedendo ai relativi inserimenti seguendo l’ordine temporale di presentazione della domanda».

Più bambini, più educatrici

Di base c’è una capienza massima e un numero di educatori per sede, ma con possibilità di «successivo inserimento della domande nei servizi educativi comunali durante tutto l’anno, formalizzandolo a tutti gli interessati e garantendo così una parità di accesso a tutta l’utenza potenziale; l’inserimento del maggior numero di utenti possibili richiede una maggior flessibilità nell’utilizzo delle strutture e conseguentemente nell’organizzazione dei collettivi anche attraverso il trasferimento-assegnazione del personale educativo nelle sedi in cui si verificasse il fabbisogno». E quindi la giunta sottolinea che «ritiene di intraprendere un percorso finalizzato all’integrazione del personale educativo, in considerazione anche del personale prossimo alla quiescenza attraverso l’assunzione del necessario personale con il profilo professionale istruttore educativo». Le cinque insegnanti si sono presentate a palazzo Spada giovedì pomeriggio – pre consiglio comunale – per l’aggiornamento positivo con l’assessore al personale Sonia Bertocco.

I punti di appoggio a livello legislativo

L’assessore Sonia Bertocco

Per far ciò la giunta tira in ballo – quello del 2017 fu menzionato dalle stesse precarie – il decreto legge 113 del 24 giugno 2016 e il numero 75 dell’anno successivo, che dà chance di procedere con una stabilizzazione diretta del personale precario per far fronte all’organizzazione dei nidi d’infanzia comunali. Via libera dunque alla presentazione durante tutto l’anno delle domande per i nidi d’infanzia e del percorso di integrazione delle precarie: «Le assunzioni – puntualizza la giunta – sono subordinate, tuttavia, alle effettive esigenze dell’ente conseguenziali all’organizzazione dei nidi d’infanzia nonché alle prescritte autorizzazioni da parte della commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali locali del ministero dell’Interno, richieste per i Comuni in stato di dissesto finanziario». In sintesi la stabilizzazione è possibile solo con l’aumento del numero dei bambini: da Roma intanto è arrivato il via libera per l’assunzione a tempo determinato fino a giugno. L’aspetto legato alla presentazione delle domande d’iscrizione «può essere avviato subito in via sperimentale ed a regime dal prossimo anno scolastico».

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