Pugno a un 50enne, poi prova a suicidarsi

Dramma nel dramma a Norcia. Mercoledì l’aggressione in pieno centro. Poi nella giornata di sabato, quando la notizia viene divulgata sui social, il tragico gesto: entrambi gli uomini in ospedale a Terni

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di P.C.

Un pomeriggio come tanti altri. La passeggiata in centro per sfuggire alla calura, l’aperitivo, i bimbi che giocano con le bici. Tutto sembrava tranquillo mercoledì, a Norcia, in piazza San Benedetto, quando nel giro di pochi secondi si è consumata un’aggressione che poteva trasformarsi in tragedia.

Denunciato a piede libero

Le cronache parlano di un 50enne del posto finito in ospedale in stato di incoscienza a causa di un pugno sferratogli da un 31enne – anch’egli di Norcia e noto in città – dopo una discussione per futili motivi. La vittima è arrivata al pronto soccorso dell’ospedale di Terni con una frattura del seno mascellare, un forte trauma cranico e una emorragia cerebrale, per fortuna di lieve entità. Ha ripreso conoscenza e nei prossimi giorni sarà sottoposto a nuovi accertamenti per scongiurare ulteriori conseguenze. L’aggressore si è costituito ed è stato denunciato a piede libero per lesione gravi.

Dal litigio fra bambini all’aggressione

L’antefatto siamo riusciti a ricostruirlo grazie a una serie di testimonianze raccolte dalla redazione di umbriaOn. Perché il fatto è avvenuto in pieno centro, in pieno giorno, sotto gli occhi di decine di testimoni ed è stato immortalato anche dalle telecamere della webcam della piazza. E sono sostanzialmente concordi nella ricostruzione.

Tutto sarebbe partito da un banale screzio fra bambini, come ce ne sono tutti i giorni in tutti i posti del mondo. Un maschietto e una femminuccia che si rincorrono e si tirano schizzi d’acqua. Il papà della femminuccia (il 31enne, titolare di un esercizio commerciale) interviene inveendo contro il maschietto, a quel punto subentra anche il papà del piccolo (il 50enne) e comincia una discussione animata.

Cazzotto a sangue freddo

Sembra finire lì. Il 50enne fa per girarsi e chiamare il figlio per portarlo via quando gli arriva un pugno alla parte sinistra della faccia che lo tramortisce e lo manda a terra, facendogli perdere i sensi. Tutti restano allibiti, il bimbo piange, altri bimbi che sono intorno si avvicinano. Ma non contento il 31enne si avvicina al corpo esanime dell’altro papà, lo solleva di peso, gli urla qualcosa e se ne va, lasciandolo a terra svenuto.

A quanto denuncia la moglie della vittima, nell’ultima manovra, sarebbe stata strappata via anche la catenina dell’uomo, con due medagliette, che non sono state più ritrovate. E mentre arrivavano i soccorsi – stando alle ricostruzioni – l’aggressore è stato convinto da alcuni familiari a costituirsi ai carabinieri di Norcia, che lo hanno identificato e denunciato. Nel frattempo il 50enne veniva portato nel vicino ospedale e messo in terapia intensiva nel reparto di neurologia. Lunedì è prevista una Tac.

Nel frattempo per fortuna ha ripreso conoscenza e ha trovato modo di scrivere un messaggio sui social per rassicurare i conoscenti: «Ringrazio Dio e tutti quelli che diranno una preghiera per me o semplicemente mi penseranno, poteva andarmi decisamente peggio ma sono vivo e questo è ciò che conta insieme al vostro affetto». 

SPECIALE TERREMOTO DI NORCIA 2016 – ARCHIVIO

Il precedente di Tiberi

Un episodio che per fortuna si è risolto senza conseguenze drammatiche ma che poteva finire tragicamente e che, per la dinamica, ricorda da vicino la morte di Emanuele Tiberi, il ragazzo ucciso da un cazzotto all’esterno di un bar. Episodi assurdi, senza apparenti ragioni, senza una proporzione fra causa ed effetto, che sembrano mascherare un disagio diffuso, intimo quanto collettivo. Così, fra i vari commenti, colpisce il commento di una ragazza di Norcia: «Sembra che il terremoto ci abbia fatto uscire proprio fuori di testa, in una città già offesa e martoriata».

Aggiornamento

L’aggressore ha tentato il suicidio

Quando la notizia si è diffusa, nella mattinata di sabato, prima sui social, poi attraverso la stampa, il 31enne non ha retto alla tensione e ha provato a suicidarsi, lanciandosi dal secondo piano della sua abitazione. Ora è ricoverato a Terni con diverse fratture. Pare non fosse la prima volta che l’uomo dava in escandescenza e per questo era stato anche seguito da strutture sanitarie.

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