Omicidio Iordache: chiesto l’abbreviato

Il processo nei confronti del 46enne ternano Andrea Arcangeli si svolgerà a porte chiuse

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Dopo il giudizio immediato, chiesto e ottenuto dal pm Elisabetta Massini, il 46enne ternano Andrea Arcangeli – accusato dell’omicidio del 38enne rumeno Victor Marian Iordache – attraverso i propri legali ha chiesto di essere processato attraverso il rito abbreviato, condizionato all’escussione di alcuni testimoni.

Il processo verrà così celebrato in una data diversa dal quel 24 settembre fissato contestualmente al giudizio immediato e – soprattutto – si svolgerà a porte chiuse, in camera di consiglio.

L’omicidio risale all’aprile del 2014, al culmine di una discussione fra i due nel garage dell’abitazione di Arcangeli, in via Mola di Bernardo. Iordache era stato freddato con un colpo di pistola alle testa e poi sepolto nei boschi fra Miranda e Stroncone. Inchiodato dagli inquirenti – procura e squadra Mobile di Terni – Arcangeli aveva ammesso il fatto dopo alcuni giorni, conducendo gli investigatori nel punto esatto dove aveva sepolto il corpo dell’uomo. Ora si trova agli arresti domiciliari.

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