Omicron c’è e si vede. Umbria costretta a fare i conti con la ‘nuova’ variante

Il sequenziamento degli ultimi tamponi da parte dell’Iss conferma i sospetti e spiega – in larga parte – l’accelerazione dei contagi

Condividi questo articolo su

Un’impennata troppo consistente – 1.500 nuovi casi solo negli ultimi 7 giorni – per non destare sospetti. E il sequenziamento da parte dell’Istituto superiore di sanità degli ultimi tamponi effettuati in Umbria ha confermato la presenza, in 20 casi su 66, della temuta variante ‘Omicron’, certamente più contagiosa e veloce nella diffusione, ancora da comprendere se meno pericolosa delle altre sul piano delle conseguenze per la salute.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Omicron «in 20 test su 66». Tesei: «A breve nuove ordinanze»

Ricoveri sotto controllo, fino a quando?

Il dato porterà, giocoforza, ad alcune determinazioni da parte dell’esecutivo regionale. Già in ampia parte invocate dal Comitato tecnico scientifico che lunedì pomeriggio ha lanciato l’allarme sull’evoluzione della pandemia in Umbria. Ad oggi le persone ricoverate e quelle decedute, in relazione ai positivi, sono significativamente meno rispetto al passato. Merito in primis dei vaccini. Anche se più contagiati – la previsione è che, complice ‘Omicron’, continuino a crescere a ritmi importanti nel corso dei prossimi giorni – statisticamente significa più ricoveri, con tutte le conseguenze del caso.

Covid, Omicron spinge contagi e percentuale: 677 nuovi casi e 3,98%

Misure in arrivo

Se la mascherina obbligatoria da sola non basta a dare garanzie, dall’altro il Governo e le Regioni sono pronti – a ridosso del Natale – ad attuare misure di contenimento ancor più specifiche che mettono nel mirino anche feste, eventi e situazioni conviviali. Con la scuola che mercoledì 22 dicembre vivrà il suo ultimo giorno prima delle vacanze natalizie, poi, è lecito chiedersi se la proposta di far scattare la quarantena per tutta la classe con un solo alunno/studente positivo, farà breccia nel gabinetto decisionale che vede impegnati la Regione Donatella Tesei, l’assessore alla salute Luca Coletto, il direttore della sanità regionale Massimo Braganti e il commissario Covid Massimo D’Angelo.

Terza dose a 4 mesi e green pass valido 6: attesa per il decreto

Umbria sorpresa

Il ‘contropiede Omicron’, che avrebbe giocato un ruolo decisivo nel trasformare in pochi giorni l’Umbria da regione ‘bianca’ a regione ‘a rischio’, rischia di sorprendere tutti: le aziende sanitarie già strozzate da screening e contact tracing sempre più difficili, la Regione chiamata a prendere decisioni rapide e giuste anche per riportare la campagna vaccinale ai livelli della primavera/estate 2021, gli ospedali che guardano con grande preoccupazione ai quotidiani incrementi di casi, e poi imprese, attività, cittadini, scuole e università. Tutti insomma, che attendono di capire – di certo su un piano globale, mondiale – quanto manca al giorno in cui il contagio da Covid-19 non rappresenterà più un dramma personale, sanitario, sociale ed economico.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli