Terza dose a 4 mesi e green pass valido 6: attesa per il decreto

Le misure allo studio del Governo in vista di una nuova stretta. Tamponi per eventi di capodanno anche per i vaccinati

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Potrebbe essere anticipata da cinque a quattro mesi la somministrazione della terza dose di vaccino: è uno dei provvedimenti che il Governo sta valutando alla luce della nuova impennata dei contagi e in vista del decreto che sarà approvata giovedì, all’antivigilia di Natale. A riportare le anticipazioni, mercoledì, è Il Corriere della Sera. Ma allo studio ci sono anche restrizioni e divieti per le feste di capodanno, l’obbligo di mascherine all’aperto in tutta Italia e la validità del green pass per soli sei mesi.

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I punti principali

Gli attuali nove mesi della certificazione verde – riferisce il quotidiano di via Solferino – vengono infatti ormai ritenuti dannosi per garantire una copertura adeguata, e non è escluso che la validità possa essere addirittura portata a cinque mesi. Per quanto riguarda il capodanno – ma anche le discoteche e gli eventi in cui non è garantito il distanziamento – il tampone sarà probabilmente richiesto anche a chi è vaccinato e dovrà essere effettuato (ovviamente con esito negativo) nelle 48 ore precedenti. Tra le ipotesi al vaglio anche quella che il divieto di festeggiamenti in piazza – in molti casi già annullati da sindaci e presidenti di Regione – possa essere esteso per tutta Italia.

Obbligo vaccinale

Tra i provvedimenti su cui si discute c’è poi l’obbligo vaccinale, misura che scatterebbe in questo caso a gennaio, dopo le festività natalizie. Ma potrebbe essere previsto entro la fine di dicembre per alcune categorie, come i dipendenti dei locali pubblici dove si fa ristorazione e chi lavora a contatto con il pubblico, il front office della pubblica amministrazione. Si potrebbe valutare anche la possibilità, infine, di allungare le vacanze scolastiche che inizieranno giovedì: la misura non dovrebbe essere decisa prima di Natale, ma in base all’andamento dei contagi delle settimane successive, l’ipotesi comunque non è scartata.

Le parole di Mario Draghi

Su questo ultimo punto mercoledì mattina è arrivata però la smentita, durante la conferenza stampa di fine anno, del premier Mario Draghi. «Non allungheremo il calendario delle vacanze di Natale» le parole di Draghi. Si punterà piuttosto su un potenziamento dello screening nelle scuole, anche se i singoli governatori o sindaci potrebbero decidere di loro iniziativa un posticipo del ritorno in classe. Draghi ha invece avanzato l’ipotesi di imporre la mascherina Ffp2 in alcune situazioni a rischio di assembramenti, come i trasporti pubblici. Tra le righe il presidente del consiglio ha poi confermato che «non è esclusa» la scelta dell’obbligo di tampone per situazioni a rischio, come feste e discoteche. «Se i contagi continuano a crescere sarà oggetto di valutazione a brevissimo» ha detto. Allo stesso modo, non è stato mai escluso l’obbligo vaccinale, che verrebbe esteso ad altre categorie. «Non so se sarà discusso domani nella cabina della regia, ma specie se i dati continueranno a peggiorare, sarà in discussione in tempi brevissimi» ha spiegato il premier.

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