Cocaina via Whatsapp, sgominato gruppo

Finanza in azione: l’organizzazione era attiva tra Città di Castello, San Giustino e Sansepolcro. Maxi sequestro di droga, arresti e segnalazioni

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Sedici persone coinvolte a vario titolo, sequestro di cocaina purissima e smantellamento di un’ampia organizzazione dedita allo spaccio di droga. Questi gli ingredienti dell’operazione ‘Biancaneve’ dei militari della Guardia di finanza provinciale di Perugia: il gruppo operava tra Città di Castello, San Giustino e Sansepolcro.

Le dosi e l’arresto

Tutto nasce dall’arresto di un 46enne imprenditore di San Giustino, sorpreso – era a bordo della proprio auto con la moglie – con una quantità di cocaina nascosta sotto il sedile utile per confezionare circa 500 dosi; nella perquisizione domiciliare successiva sono venuti alla luce 7 mila euro in contanto frutto dello spaccio, un bilancino di precisione e il classico materiale per il confezionamento. Questo blitz delle Fiamme gialle fa seguito all’operazione ‘Easter eggs’ del maggio 2018: all’epoca furono arrestate cinque persone con la denuncia di ulteriori venticinque soggetti. Il sequestro di sostanza stupefacente fu di due chili.

L’operazione prosegue: gli ordini via Whatsapp

In manette anche un 28enne di Città di Castello che stava spacciando davanti ad un bar di periferia: per evitare guai l’uomo nascondeva le dosi all’interno di una torcia elettrica. Gli ordini avvenivano attraverso whatsapp con un linguaggio in codice e vari soprannomi/alias per mettersi a riparo dall’identificazione: i clienti potevano ritirare la droga in punti di ritrovo affollati come parcheggi o centri commerciali. Ben 230 gli episodi ricostruiti e tredici le persone – tra i 29 ed i 54 anni, assuntori – segnalate alle prefetture di Perugia e Arezzo: uno di loro, nel giro di pochi mesi, è arrivato a spendere più di 10 mila euro per la cocaina.

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