Orvieto, Te.Ma sciolta dal prefetto di Terni. Botta e risposta

Gli ex consiglieri all’attacco del Comune: «Lo stallo e poi la revoca hanno responsabilità chiare». Il sindaco: «Decisione logica»

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La prefettura di Terni ha deciso per l’estinzione e conseguente liquidazione dell’associazione TeMa (Teatro Mancinelli) di Orvieto. E dall’ex consiglio di amministrazione – Cristina Calcagni, Emanuela Leonardi, Roberta Mattioni, Stefano Paggetti, Pino Strabioli – partono bordate nei confronti dell’amministrazione comunale orvietana.

All’attacco

«La prefettura di Terni – afferma gli ex consiglieri in una nota -, preso atto della impossibilità di veder rinnovato il consiglio di amministrazione della TeMa, più volte sollecitato, dove il socio di maggioranza Comune di Orvieto avrebbe dovuto esprimere tre dei cinque componenti, che ha generato la paralisi della governance dell’associazione impedendo alla stessa di poter raggiungere i fini sociali previsti dallo statuto (così scrive il Prefetto), ha deciso l’estinzione della natura giuridica della Te.Ma e la sua conseguente messa in liquidazione con un decreto ancora oggi impugnabile presso il Tar dell’Umbria».

L’ORDINANZA DEL PREFETTO DI TERNI – 19 GIUGNO 2020

«Danni erariali evidenti»

«Nello stesso documento – proseguono Calcagni, Leonardi, Mattioni, Paggetti e Strabioli – il prefetto ha individuato quelle chiare responsabilità del Comune che hanno causato in primis lo stallo e poi, con la revoca, la chiusura anticipata dell’attività di TeMa, causando danni ingenti. Sui danni erariali, che sono ben in evidenza, oltre a quelli patrimoniali, sta indagando anche la Procura presso la Corte dei conti. Noi, come Cda, abbiamo a tempo debito fatto tutte le considerazioni del caso. Oggi è la città che deve fare le proprie riflessioni, sugli aspetti tecnici e politici, che sono davvero molteplici. Per ciò che attiene agli aspetti giuridico amministrativi, continueremo a vigilare in modo attento e proattivo acciocché eventuali azioni improprie non trovino coerente sviluppo».

Roberta Tardani

Il sindaco: «La soluzione più logica»

Non si fa attendere la replica del sindaco di Orvieto, Roberta Tardani: «Apprendo da una nota firmata dai consiglieri dell’ex cda della TeMa – afferma – che la prefettura di Terni ha finalmente deciso l’estinzione e la conseguente messa in liquidazione dell’associazione così come da noi proposto e approvato nell’ultima assemblea dei soci su mandato del consiglio comunale. Una scelta, questa non più rinviabile alla luce della pesante situazione debitoria che ha di fatto reso impossibile il proseguimento dell’attività dell’associazione. Dalla stessa nota – aggiunge Roberta Tardani – vengo a conoscenza di una presunta indagine della procura della Corte dei conti di cui non conosco i contenuti e le finalità come invece sembrano sapere gli ex consiglieri della TeMa. Di certo posso dire invece dire che ogni atto di questa amministrazione comunale relativa all’associazione TeMa, la cui compromessa e irreversibile situazione debitoria è stata certificata da un parere tecnico di un esperto terzo, è stato adottato nell’esclusivo interesse di tutela dell’ente e dei cittadini orvietani. Pertanto – conclude il primo cittadino di Orvieto – respingiamo, con le motivazioni che abbiamo più volte spiegato in tutte le sedi, le accuse dell’ex cda della TeMa circa le responsabilità attribuite a questa amministrazione comunale».

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