Ospedale di Terni: «Siamo cresciuti»

Barberini ‘bacchetta’: «Incertezza e clima di tensione. La direzione si attivi per risolvere problemi». La risposta: «Qualità aumentata. Convocato tavolo tecnico-sindacale»

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Ospedale di Terni, l’assessore regionale alla salute Luca Barberini batte un colpo. E lo fa per chiedere delucidazioni sullo stato attuale del ‘Santa Maria’: «Destano preoccupazione la situazione di incertezza e il clima di tensione che, da mesi, si registrano all’interno dell’ospedale di Terni. La direzione generale programmi quanto prima azioni utili risolvere le molteplici problematiche emerse, evitando ricadute sui servizi erogati», l’invito’ rivolto a Maurizio Dal Maso. Che nel pomeriggio replica.

OSPEDALE DI TERNI: «LA VERTENZA VA AVANTI»

Luca Barberini e Maurizio Dal Maso

Vertenza e soluzioni Parole legate allo stato di agitazione e alla vertenza del personale dell’azienda ospedaliera ternana: «Ho chiesto – aggiunge – al direttore generale della struttura una relazione dettagliata sulla questione, evidenziando quali iniziative intende mettere in atto per arrivare a una rapida soluzione delle criticità rappresentate da lavoratori e sindacati. La vicenda sta creando una certa apprensione non solo tra i lavoratori, ma anche tra i cittadini della comunità ternana, preoccupati per le possibili ripercussioni sulla qualità e sulla quantità delle prestazioni offerte».

DAL MASO: «AUMENTA LA QUALITÀ»

Il messaggio e il dissenso Barberini specifica che negli ultimi giorni «sono state diverse le richieste di confronto e partecipazione giunte in assessorato da parte delle organizzazioni sindacali; non possiamo permettere che la situazione di incertezza che si sta registrando da tempo faccia passare l’idea di una sanità non più in linea con gli standard qualitativi sempre assicurati». In conclusione l’assessore regionale sottolinea di «aver inviato una lettera alla direzione generale, sollecitandola a capire profondamente le ragioni del dissenso che hanno portato operatori e organizzazioni sindacali a fare determinate scelte, attraverso forme di dialogo e di partecipazione che evitino lo scontro e portino a una giusta e rapida soluzione. Laddove l’attuale situazione d’incertezza dovesse perdurare, tutte le parti interessate verranno convocate presso l’assessorato».

Maurizio Dal Maso

La risposta: «Qualità cresciuta»Nel pomeriggio l’azienda ospedaliera interviene sui punti evidenziati da Barberini: «La direzione raccoglie – la nota del ‘Santa Maria’ – con interesse il suggerimento che l’assessore regionale alla salute, alla coesione sociale e al welfare Luca Barberini ha espresso venerdì mattina tramite lettera e nota stampa, per una rapida soluzione delle criticità rappresentate da lavoratori e sindacati; contestualmente si sente anche in dovere di rassicurare l’assessore stesso e tutti i cittadini ternani sul fatto che in questo ultimo anno e mezzo la qualità dei servizi erogati nell’azienda ospedaliera di Terni è cresciuta, nonostante tutto e tutti e grazie al lavoro e alla collaborazione di tutti i professionisti aziendali».

Il tavolo e il contrasto Sulla questione legata alla vicenda sindacale, la direzione fa notare che per «mercoledì 9 agosto è già stato convocato un tavolo tecnico-sindacale, riconfermando quindi la disponibilità al dialogo e l’interesse a realizzare quanto già concordato con le organizzazioni sindacali lo scorso marzo. Un traguardo che al momento è rallentato sia da difficoltà a reperire personale disponibile, rapidamente, sia da delibere regionali contrastanti con questo obiettivo. In particolare le delibere contenenti limitazioni alle politiche assuntive sono la dgr 451 del 21 aprile 2017 (rispetto limiti di spesa per il personale a tempo determinato) e la dgr 600 del 31 maggio 2017 (atto di indirizzo sul modello organizzativo dei servizi infermieristici)».

Tutela del cittadino In conclusione è Maurizio Dal Maso a sottolineare che «permane alta l’attenzione della direzione alla tutela dell’interesse assistenziale dei cittadini, indipendentemente da posizioni politiche e sindacali che rischiano di non agevolare una più rapida soluzione della vertenza».

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