Otricoli: la polizia di Stato ricorda Stefano Gelsomini

Cerimonia in memoria dell’agente morto a Roma nel 1998 mentre prestava soccorso. «Splendido esempio di umana solidarietà»

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Una messa in memoria a Poggio di Otricoli per il 25° anniversario della sua scomparsa. La polizia di Stato di Terni ha ricordato Stefano Gelsomini, medaglia d’oro al valor civile e vittima del dovere. L’agente scelto ha perso la vita a Roma nel 1998.

Il ricordo

«Quel giorno, mentre faceva rientro al reparto Mobile, dove prestava servizio, transitando per via Cristoforo Colombo a Roma, notò un grave incidente – ricorda la questura di Terni – tra due autovetture ed un ciclomotore e non esitò a fermarsi per tentare di prestare aiuto. Purtroppo però, nell’attraversare la strada, un’auto che andava a folle velocità lo travolse e lo uccise. Alla sua memoria è stata dedicata la caserma del I reparto Mobile di Roma ed una via nel suo paese di origine, Poggio di Otricoli, dove giovedì, nella chiesa di San Nicola, si è tenuta una messa in memoria, alla presenza del vicario della questura di Terni, Luca Sarcoli, i familiari, che insieme ai colleghi della questura e del suo reparto mobile hanno voluto ricordare il sacrificio estremo di un giovane poliziotto che ha sacrificato la sua vita per aiutare il prossimo». La messa è stata celebrata dal cappellano del reparto Mobile di Roma, don Valter. In precedenza c’è stata la deposizione di una corona nella cappella del cimitero dove riposa Gelsomini. L’associazione nazionale polizia di Stato Anps sezione di Terni ha consegnato alla mamma, Maria Pia Pirajno, un attestato di socio onorario: «Splendido esempio di umana solidarietà e alto spirito di servizio spinti sino all’estremo sacrificio», la motivazione della medaglia d’oro al valor civile.

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