Palasport a Terni, la Fondazione Carit c’è

Parere positivo da parte del cda all’erogazione di 2 milioni in tre anni. Ora l’Acri e poi i ‘passaggi’ interni. Carlini: «Opera importante»

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Due milioni di euro ‘spalmati’ in tre anni: questa la richiesta giunta da palazzo Spada a palazzo Montani Leoni, ‘casa’ storica della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni. E la risposta – emersa dal cda della stessa Fondazione che si è tenuto mercoledì – è stata decisamente positiva. Con una serie di fisiologici paletti.

Il progetto preliminare

La roadmap

Intanto verrà chiesto un parere preventivo all’Acri – associazione di fondazioni di casse di risparmio – per valutare compiutamente la legittimità giuridica di un’erogazione così importante che, sì, finirebbe nelle casse comunali, ma che – giocoforza – finisce per interessare anche i privati coinvolti nel progetto-palasport che dovrà sorgere nell’area del foro Boario.

PALASPORT TERNI, NOVITÀ DISLOCAZIONE VOLUMI

Luigi Carlini

«Opera importante per la città»

Se quel passaggio sarà positivo, poi, la proposta transiterà in assemblea – per un parere preventivo – e quindi all’attenzione del comitato di indirizzo, il cui parere è invece vincolante, e infine di fronte al consiglio della Fondazione Carit. «Da parte nostra – afferma Luigi Carlini, presidente della Fondazione – c’è assoluta disponibilità, purché ovviamente l’erogazione sia strettamente legata all’opera-palasport, alla sua realizzazione. Il percorso è delineato e ora attendiamo in primis il giudizio dell’Acri, a cui faranno seguito gli altri che ci riguardano direttamente». Il dilemma, semmai, è se un contributo consistente come quello ipotizzato per il palazzetto dello sport di Terni, possa ‘condizionare’ altre erogazioni su fronti diversi: «Si tratta di un’opera di primaria importanza per la città. Valuteremo in corso d’opera se ed eventualmente come modificare le altre voci, in termini di finanziamenti. Stiamo comunque parlando di qualcosa che può caratterizzare lo sviluppo economico e sociale di Terni in senso positivo».

«Vittoria della città»

L’assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche sottolinea che «si vanno a definire tutte le componenti di un puzzle estremamente complesso che va a realizzare la Città dello sport, dopo decenni di parole, in cui rimane solo lo stadio Liberati a necessitare di una seria riqualificazione, comunque a portata di mano, sol che lo si voglia, con soluzioni moderne, possibili, alla luce del sole. Si tratta di una vittoria della intera città che ha rischiato incredibilmente di saltare a causa di piccoli, disordinati interessi di parte, sotto la spinta di povere polemiche inconcludenti e manovre destabilizzanti. È con viva soddisfazione quindi che accolgo per conto della amministrazione comunale la decisione manifestata dalla Fondazione Carit, che ringrazio sentitamente, di contribuire alla realizzazione del palasport di Terni con un contributo di 2 milioni di euro come da nostra richiesta. Un ruolo attivo che contribuisce a far diventare la nostra città quella ‘Terni, dynamic, green, smart city’, la città media più attrattiva del centro Italia, cui stiamo lavorando alacremente. Si tratta dell’opera più importante che verrà portata a termine in questa consiliatura: l’operazione muove quindi un valore complessivo ben superiore ai circa 17 milioni di investimento della Salc di Simon Pietro Salini, ma giunge ad un valore integrato di circa 20 milioni di euro».

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