Panichi firma un’altra impresa al Giro d’Italia

Perugia: lo scalatore in carrozzina ha percorso gli 11,5 chilometri di ascesa della Montagna Pantani, da Biella al santuario di Oropa

Condividi questo articolo su

L’atleta perugino ed ex ciclista Luca Panichi è nuovamente riuscito nell’impresa di scalare, a bordo della propria carrozzina, una tappa del Giro d’Italia. Questa volta è toccato alla salita denominata Montagna Pantani, in memoria dell’impresa del Pirata che proprio su questa ascesa, al Giro del 1999, si rese protagonista di una rimonta eccezionale che lo vide tagliare il traguardo in solitaria, dopo aver ripreso e superato ben 49 corridori.

L’impresa Una salita che ha visto tanti ciclisti professionisti scalarla e renderla famosa e sabato al Santuario di Oropa si è aggiunto un altro podio speciale, quello di Luca. Partito dalla piazza Martiri della Libertà di Biella, ha voluto portate un messaggio forte di passione per questo sport e un ricordo a Michele Scarponi, Marco Pantani e Fabio Casartelli con cui lui ha condiviso, da giovane, le strade del ciclismo.

Il team è sempre lo stesso, quello della Bicicuorediabete, capeggiata da David e Umberto Panichi. Ottima organizzazione della scalata di Mauro Benedetti dello CSEN di Biella, sponsor dell’iniziativa. Come sempre Francesco Barbon della Progeo, la ditta che ha studiato il prototipo di carrozzina di Luca, ha garantito il supporto tecnico e Stefano Ripanti, medico e presidente del Panathlon club di Senigallia, si è occupato di monitorare la salute dell’atleta. Nello scalare verso Oropa, Luca è stato sostenuto dai ragazzi delle scuole medie e da quelli del liceo sportivo di Biella, nonché dalle persone incontrate per la strada che si apprestavano ad aspettare la corsa rosa.

«Vivere lo sport» «Durante tutta la salita – ha detto Luca all’arrivo – scritte inneggianti a Michele Scarponi e Marco pantani sono state uno stimolo in più per continuare a trasmettere un messaggio fondamentale di amore per questo sport straordinario. Ci sono stati dei momenti di difficoltà ed altri di esaltazione sia nella prestazione tecnica ma anche nei momenti di condivisione con il popolo del Giro d’Italia che è sempre qualcosa di straordinario. Queste scalate vogliono essere un’apertura per vivere la vita di tutti i giorni al meglio e stimolare un modo bello di vivere lo sport che non è solo il perseguimento dei risultati ma è anche trasmettere qualcosa ai giovani». GloßGlocknner, Stelvio, Tre Cime, Gavia, Zoncolan, Colle delle Finestre, quale la prossima impresa?

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli