Pantalla, il presidio delle polemiche a Todi

Sit-in davanti all’ospedale. Attriti fra il comitato organizzatore e il sindaco Ruggiano, accusato di aver disposto il rifacimento della segnaletica ‘per dispetto’

Condividi questo articolo su

Era in programma un presidio davanti all’ospedale di Todi, organizzato dal ‘Comitato Ospedale di Pantalla Vivo’. Una manifestazione per chiedere il ripristino delle normali funzionalità del nosocomio tuderte, ma che da subito ha visto salire il livello della tensione, fino ad arrivare a quella che gli organizzatori hanno ritenuto essere una provocazione del sindaco Antonino Ruggiano, che proprio per il 2 giugno aveva disposto il rifacimento della segnaletica orizzontale sul luogo dove doveva tenersi il sit-in.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

L’area transennata

Per fortuna tutto si è svolto in un clima sereno, come conferma Paolo Ferracchiati che in una nota stampa ringrazia la questura di Perugia e i carabinieri di Todi, «i quali, con il loro intervento preciso e puntuale, hanno permesso un sereno svolgimento del presidio, in quanto, l’amministrazione comunale, malgrado la comunicazione effettuata, aveva fatto transennare l’intera area per il 2 giugno perché dovevano essere rifatte le strisce del parcheggio. Questa scorrettezza – denuncia Ferracchiati – è emblematica e ci fa dubitare molto sulla reale volontà dell’amministrazione comunale di Todi rispetto al ritorno dell’Ospedale di Pantalla a tutte le sue funzioni sanitarie».

I motivi del sit-in

Tutto nasce dal timore che ci voglia ancora troppo tempo per far tornare alle sue normali funzioni l’ospedale della Media Valle del Tevere. Con la sia trasformazione in ‘centro Covid’, l’ospedale di Pantalla ha visto la chiusura del Pronto Soccorso, del punto nascita, del reparto di chirurgia, di quello di emodialisi e della residenza sanitaria assistita oltre alla sospensione delle attività di diagnostica per immagini, delle attività di riabilitazione cardiologica e ortopedica, di tutte le attività ambulatoriali e specialistiche. «Il tutto – denunciano gli attivisti del comitato – ha portato una grave riduzione dei servizi sanitari a disposizione dei circa 60mila abitanti della Media Valle del Tevere, con conseguente riduzione delle opportunità di prevenzione e cura delle maggior parte delle patologie».

La nota del PD

«Nonostante il maldestro tentativo di boicottaggio, che non fa altro che dimostrare ancora una volta l’importanza di tenere alta la guardia, e grazie all’intervento delle forze dell’ordine, stamattina i cittadini della Media Valle del Tevere hanno lanciato il primo segnale alle istituzioni regionali sulla ferma volontà di battersi per il ripristino ed il potenziamento dell’Ospedale di Pantalla». Ai manifestanti è arrivato anche l’appoggio di Walter Verini.

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli