‘Passerella’ stazione: «Ci vorranno mesi»

Terni, in Comune dicono che «non ci sono ritardi e problemi», ma annuncio dopo annuncio, l’infrastruttura è ancora chiusa e forse lo resterà a lungo

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di Fra.Tor.

L’architetto Roberto Meloni, contattato da umbriaOn, ci tiene subito a precisare due cose: «Per quanto riguarda la passerella della stazione di Terni, non ci sono ritardi e non ci sono problemi». Ma il ponte, che collegherà il piazzale della stazione al parcheggio di via Proietti Divi, «non sarà percorribile prima di qualche mese».

Il percorso Era il 26 luglio 2016 quando l’ultimo tratto del percorso di 200 metri che scavalca i binari era stato posizionato con successo. Da lì si è dato spazio alla fase di collaudo che avrebbe portato in poco tempo all’inaugurazione ufficiale. Il 13 ottobre 2016, in occasione della prova dell’impianto di illuminazione della passerella, il sindaco Leopoldo Di Girolamo e l’assessore Stefano Bucari, erano «davvero soddisfatti, con la consapevolezza di essere sul punto di consegnare alla città qualcosa che va oltre il semplice ‘servizio’». Ma a marzo 2017 di inaugurazione ancora non se ne parla.

Gli apparati tecnologici Prima dell’apertura al pubblico «sono necessarie due procedure indispensabili», sottolinea l’architetto. «La prima riguarda le prove dei dispositivi chiamati smorzatori. Si tratta di apparati tecnologici importanti per contrastare le oscillazioni del ponte. Le prime prove, a collaudo completato, sono state effettuate e non hanno rilevato problemi. Ma il produttore, per scrupolo di sicurezza, ci ha richiesto di poter effettuare ulteriori prove. Nei prossimi giorni dovrebbe recarsi sul posto per effettuarle. Attendiamo un suo riscontro».

Uno degli ascensori

Gli ascensori Più lunga sembra, invece, la seconda indispensabile procedura, ovvero quella relativa agli ascensori. «A collaudo completato – spiega ancora Meloni -, alla fine di novembre 2016, abbiamo iniziato a lavorare per richiedere all’Ustif – Ufficio speciale trasporti a impianti fissi del Ministero ndr. – le autorizzazioni per la messa in funzione degli ascensori. Tutta la documentazione, però, all’Ufficio non è stata ancora consegnata in quanto stiamo ancora definendo chi andrà a gestire gli impianti».

La passerella

Tempi burocratici Fatta tutta questa procedura che, come spiegava l’architetto, «richiederà alcuni mesi», Rfi – Rete ferroviaria italiana – «dovrà verificare tutto il lavoro svolto durante la procedura di collaudo, più le ulteriori prove effettuate dal produttore e le autorizzazioni ricevute dall’Ustif». Tutto questo, ribadisce Meloni, «ha dei tempi burocratici ben precisi. Non ci sono ritardi e non ci sono problemi, anzi la consegna dei lavori è avvenuta anche in tempi più rapidi del previsto, stiamo solo seguendo le tempistiche amministrative».

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