Patto per Terni sicura, l’intesa si rinnova

Aggiornato e siglato in prefettura l’accordo che negli ultimi due anni ha portato con sé investimenti sul fonte della sicurezza

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«A Terni, grazie al contributo di tutti, istituzioni e forze dell’ordine, il sistema di sicurezza funziona. Lo dicono i numeri e in particolare il rapporto fra reati commessi, successive indagini e processi. Sono rari i delitti gravi che restano impuniti in questo territorio. Magari fosse così anche altrove».

‘PATTO TERNI SICURA’: «INVESTIRE SULLA PREVENZIONE»

L’intesa Parola del sottosegretario all’Interno, Gianpiero Bocci, che venerdì mattina in prefettura – unitamente al prefetto Paolo De Biagi, al vice presidente della Regione Fabio Paparelli, al sindaco Lepoldo Di Girolamo e al presidente della Provincia Giampiero Lattanzi – ha siglato il nuovo ‘Patto per Terni sicura’, dopo quello firmato nel febbraio del 2015 e rimasto attivo per oltre due anni.

«Terni decisiva» «Terni – ha detto Bocci – è una città decisiva per le sorti dell’Umbria, molto più di altre perché si affaccia, con pro e contro, su un bacino – quello della capitale – con milioni di persone. Ciò porta con sé opportunità, ma anche elementi di rischio sul fronte della sicurezza, penso soprattutto a reati predatori commessi da ‘pendolari del crimine’. Su questo fronte tutti gli attori in campo, anche attraverso il ‘vecchio’ patto, hanno dato ampia prova di efficienza: anche le recenti espulsioni e gli allontanamenti disposti dalle forze dell’ordine rappresentano qualcosa di importante. Ma molto resta da fare. E bene ha fatto il sindaco Di Girolamo ad emanare l’ultima ordinanza incentrata sulla cosiddetta ‘movida’, sui locali del centro cittadino, che affronta la questione-sicurezza con equilibrio e tenendo ben presenti le libertà di tutti, di chi vuole divertirsi, di chi opera nel commercio e di chi vive in centro».

«Atti concreti» Sul patto rinnovato venerdì il sottosegretario ha parlato di «intervento sostanziale sul sistema-sicurezza. L’intesa è la premessa per qualsiasi azione e valorizza la coesione fra forze dell’ordine e istituzioni, decisiva per ottenere risultati. Non un ‘libro dei sogni’, quindi, come i due anni precedenti hanno dimostrato, ma un insieme di azioni integrate, dalla video sorveglianza alle iniziative destinate ai giovani, che vanno in una direzione chiara e precisa».

Il prefetto Il patto è stato salutato positivamente dai presenti, a partire dal prefetto Paolo De Biagi: «Non si tratta della semplice riproposizione dei contenuti dell’accordo siglato nel 2015, perché nel frattempo il mondo è cambiato e con esso le leggi dello Stato. Si punta con forza sulla prevenzione dei reati più sentiti dalla popolazione, come furti e rapine e quelli connessi alla droga, sui sistemi di video sorveglianza, sulla polizia di prossimità ma anche sul contrasto delle devianze giovanili e l’integrazione degli immigrati».

Apprezzamenti Parole a cui hanno fatto eco quelle del vice presidente della Regione, Fabio Paparelli, che ha rimarcato l’impegno di palazzo Donini nell’attuazione del precedente accordo («fra il 2015 e il 2017 sono stati impegnati 85 mila euro per implementare la video sorveglianza, aggiornare la centrale operativa della polizia locale di Terni, acquistare nuove dotazioni e automezzi»), del sindaco Di Girolamo («le azioni messe in campo sul fronte della sicurezza urbana non sono ‘liberticide’ ma cercano di tenere conto delle esigenze di tutti. Forze dell’ordine e magistratura hanno fatto e stanno facendo molto») e del presidente della Provincia, Lattanzi («dal canto nostro abbiamo fatto uno sforzo per mantenere la polizia locale, soprattutto in una fase in cui la trasformazione dell’ex Forestale ha creato un certo disorientamento sul piano dei controlli ambientali e venatori. Il decoro urbano è invece sempre più cruciale per offrire quella percezione di sicurezza che il degrado finisce per compromettere. In questi anni l’impegno costante ha portato a risultati molto positivi ma questo non deve farci pensare che il lavoro sia concluso, anzi, come dimostra quanto sottoscritto stamattina, siamo tutti consapevoli che le sfide che ci impone la complessità della società di oggi ci impongono sempre più attenzione sui temi della sicurezza pubblica»).

La visita alla polizia locale di Terni

Il plauso alla polizia locale Sempre venerdì mattina, prima dell’iniziativa a palazzo Bazzani, prefetto e sottosegretario hanno fato visita al Corpo della polizia locale di Terni, in corso del Popolo: «Abbiamo potuto toccare con mano – ha detto Bocci – l’impegno, la passione e la professionalità che questi uomini e queste donne mettono in campo ogni giorno. Il loro è un ruolo centrale nel contesto della sicurezza cittadina ed è giusto riconoscere ciò che di buono fanno per tutta la collettività».

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