C’è anche Terni fra le 31 province d’Italia coinvolte dalla maxi operazione anti pedo-pornografia online, condotta dalla polizia postale di Catania. Sono 51 le persone indagate a piede libero dalla procura etnea per detenzione e divulgazione di pornografia minorile: 30 di queste sono minorenni.
L’inizio
Tutto è partito dalla denuncia di una donna, madre di un adolescente, che aveva notato sullo smartphone del figlio alcune foto erotiche di minorenni, diffuse su due chat di Whatsapp chiamate ‘La Tana della Luna’ e ‘scoobyDank’. Gruppi su cui, precedentemente, venivano diffuse immagini di torture, suicidi ed atti violenti.
Denunce a raffica
Una volta consegnato il telefono agli agenti della Postale, le indagini sono proseguite per individuare eventuali condotte penalmente rilevanti da parte dei partecipanti ai gruppi Whatsapp in questione. Alla fine sono stati identificati coloro che hanno diffuso o richiesto foto/video di pornografia minorile, con vittime anche in tenera età. Materiale diffuso per lo più da adolescenti ed è questo uno degli aspetti più inquietanti dell’inchiesta.
Mappa
Le città con le loro province coinvolte nell’operazione sono quelle di Catania, Ragusa, Bari, Brindisi, Foggia, Taranto, Roma, Torino, Alessandra, Asti, Novara, Milano, Brescia, Pavia, Firenze, Livorno, Prato, Venezia, Treviso, Verona, Reggio Calabria, Catanzaro, Oristano, Napoli, Gorizia, Terni, Genova, Matera, Forli e L’Aquila.