Per Ast Terni ‘sconto’ sulla bolletta elettrica

Il provvedimento potrebbe scattare dal 2018. Polemica su fermate e ferie da smaltire: sindacati territoriali e Rsu su posizioni diverse

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L’ipotesi – lanciata da Il Sole 24 Ore e ripresa da Siderweb – nasce dall’analisi del report sul mercato dell’energia pubblicato dal Mise, sulla base del quale si starebbe lavorando ad un nuovo sistema di ripartizione degli oneri tra le varie tipologie di utenze che potrebbe premiare soprattutto i grandi consumatori. E la cosa, ovviamente, interessa molto anche la ThyssenKrupp Ast di Terni, in quanto azienda fortemente anergivora.

La ThyssenKrupp Ast

I risparmi Il nuovo schema dovrebbe entrare in vigore dal 2018, ovviamente dopo il parere dell’Ue, e – per aziende che consumano tra i 70 e i 150 Gigawattora – dovrebbero portare ad un risparmio compreso tra i 13 e i 22 euro per Megawattora, dato che con il regime attuale, un grande consumatore paga tra i 75 e gli 87 euro, mentre con il nuovo regime il costo dovrebbe ridursi ed oscillare tra i 53 ed i 74 euro.

L’assist La misura, spiega Il Sole 24 Ore, potrebbe rappresentare «un’assist per le grandi imprese siderurgiche. Da verificare – invece – l’impatto in termini di redistribuzione degli oneri su altre tipologie di utenze, come quelle domestiche e per le piccolissime imprese».

Luca Villa

Polemica sulle fermate Non si placa, e anzi si arricchisce di nuovi dettagli la polemica relativa alla ‘fermata lunga’ prevista per il mese di maggio in Ast, al fatto che stavolta interesserà in maniera diretta anche gli impianti ‘a freddo’ e che a ciò, hanno denunciato le Rsu, «si aggiunge la grave presa di posizione da parte dell’azienda sulla gestione delle rispettive fermate che prevede l’utilizzo di ferie forzate arretrate».

«Si rispetta la legge» Da fonti interne alle segreterie territoriali dei sindacati (le differenti valutazioni erano già emerse in passato) si fa notare, però, che «lo smaltimento ferie arretrate è semplicemente dovuto al rispetto delle leggi, se mai era sbagliato quanto accadeva in passato, prima dell’arrivo come capo del personale di Luca Villa, quando per lavoratori che vantavano un numero di giorni di ferie anche superiore ai 100, si precedeva ad utilizzare la cassa integrazione».

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