«Perché coltivo droga? Meglio che comprarla»

Terni: udienza di convalida per il 29enne di Amelia arrestato martedì dai carabinieri. Ha patteggiato otto mesi di reclusione

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di F.T.

Di fronte al giudice Massimo Zanetti, ha tentato di giustificarsi dicendo che tutto ciò che avrebbe ricavato da quelle dieci piante di canapa indiana, alcune delle quali alte due metri, se lo sarebbe tenuto per sé: «Non avevo intenzione di spacciare. È che invece di uscire e andarmela a cercare in giro, ho pensato fosse meglio coltivarla in casa, lontano da occhi indiscreti. Quante me ne fumo al giorno (di canne, ndR)? Una, massimo due. Ad esempio la sera prima di andare a dormire. Mai mi sarei aspettato tutto ciò e ho sicuramente sbagliato».

Arrestato Così P.N., il 29enne di Amelia – incensurato – arrestato martedì sera dai carabinieri del nucleo investigativo di Terni e del Norm di Amelia. Nella sua abitazione è stata scoperta la mini serra di canapa indiana, con tutto l’occorrente per nutrite e far crescere nel modo migliore le sue ‘piante’.

Bacchettato In udienza, il giovane – operaio in un’azienda del ternano – è stato ‘bacchettato’ dal giudice: «Non capisco – si è rivolto quest’ultimo al 29enne – perché uno come lei, che ha un lavoro che di questi tempi è merce preziosa, si sia infilato in una situazione del genere. Uno nella vita deve imparare che non può fare quello che gli pare. Questo è un atteggiamento da bullo di paese. Quando la legalizzeranno sarà un’altra storia, ma ora la legge dice altro». Poi, fra il serio e il faceto: «Ma con questo caldo come ha fatto a mantenere le sue piante rigogliose?». E l’imputato: «L’acqua gliela davo una volta ogni due giorni». Semplice.

Patteggiamento Oltre a convalidare l’arresto del 29enne, rimesso in libertà con l’obbligo di presentarsi tre volte la settimana presso la polizia giudiziaria, il giudice ha accolto la richiesta di patteggiamento formulata dai legali difensori del giovane – gli avvocati Girotti e Di Nicola Agostini del foro di Terni – di concerto con il pm. Nei suoi confronti è stata applicata una pena di 8 mesi di reclusione e 800 euro di multa.

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