Percorsi scuola-lavoro, l’Umbria è virtuosa

Nei progetti di alternanza è al secondo posto in Italia tra le regioni dove più studenti – oltre 24 mila nel 2016-2018 – ne hanno usufruito

Condividi questo articolo su

L’Umbria rappresenta un’eccellenza nell’attuazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro che l’ha portata a collocarsi al secondo posto in Italia tra le regioni dove più studenti, oltre 24 mila nel triennio 2016-2018, hanno usufruito di questo canale formativo. Per contribuire a diffondere la cultura dell’alternanza scuola-lavoro, coinvolgere un numero sempre maggiore di imprese del territorio e per accrescere la qualità e l’efficacia dei percorsi di alternanza, Confindustria Umbria, il Gruppo giovani imprenditori e Its Umbria academy, con il supporto di GI Group, hanno organizzato il workshop dal titolo ‘Alternanza scuola-lavoro. La didattica per la crescita e lo sviluppo del Paese’ che si è svolto nella sede di Confindustria Umbria a Perugia.

Confindustria Umbria «Sull’alternanza scuola-lavoro l’Umbria rappresenta un esempio virtuoso a livello nazionale», ricorda Antonio Alunni, presidente di Confindustria Umbria. «Il secondo posto della nostra regione in Italia significa che quanto è stato fatto ha portato a risultati concreti che vanno coltivati. L’alternanza ha una grande valenza civica perché consente agli studenti di prendere contatto con l’ambiente lavorativo già nel corso della formazione scolastica. Rappresenta, inoltre, uno degli strumenti per riportare il tema del lavoro, come mezzo per esprimere le proprie capacità e attitudini, al centro delle politiche del Paese».

Nuovi talenti da formare «I progetti come quello di alternanza scuola-lavoro – ha sottolineato Ilaria Caporali, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Umbria – hanno come principale finalità quella di inserire anticipatamente i giovani nel mondo del lavoro con il duplice obiettivo di consentire loro di affacciarsi all’attività lavorativa nel corso della formazione scolastica e alle aziende di individuare nuovi talenti da formare e inserire nel contesto professionale. Per l’Umbria, che sta recuperando terreno dopo gli anni di crisi, questi progetti hanno un ruolo centrale perché contribuiscono a colmare il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro mettendo i ragazzi nelle condizioni di avvicinarsi prima e per più tempo al mondo del lavoro e, quindi, dandogli gli strumenti per verificare le proprie attitudini professionali».

Il futuro del territorio umbro L’impegno di Confindustria sull’alternanza scuola-lavoro è stato illustrato da Riccardo Stefanelli, consigliere delegato alla cultura di Confindustria Umbria e presidente di Sistemi formativi Confindustria Umbria e Claudio Gentili, responsabile Education di Confindustria. «Il futuro del nostro territorio, della nostra economia – è strettamente collegato alla custodia ed alla trasmissione ai giovani dei saperi e delle competenze che rappresentano il patrimonio, il valore delle imprese umbre: una cultura di impresa che abbiamo il dovere di portare avanti, conciliando tradizione ed innovazione, utilizzando a tale scopo, nel migliore dei modi le opportunità che l’alternanza scuola lavoro ci mette a disposizione. L’impegno di Confindustria Umbria è quello di trasmettere la cultura della buona alternanza scuola lavoro agli imprenditori della nostra sssociazione, tenendo conto che è spesso complesso progettarla ed organizzarla, specie per le imprese umbre, che sono mediamente piccole».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli