Performance sanitaria, Umbria in alto

Indagine dell’Istituto Demoskopika: Umbria tra le sei realtà ‘sane’. Al top l’Emilia Romagna, in fondo c’è il Molise

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L’Umbria è una delle sei realtà territoriali definite ‘sane’. Ad affermarlo è l’Indice di performance sanitaria: pubblicato il nuovo report a cura dell’Istituto Demoskopika.

IL REPORT COMPLETO: UMBRIA AI VERTICI DELL’IPS

Le realtà ‘sane’ La Regione in testa all’Ips, spiega Demoskopika, è l’Emilia Romagna con un punteggio di 646,4 punti; seguono le Marche (624), il Veneto (601,9), la Toscana (591), l’Umbria (581,7, tre posizioni guadagnate) e la Lombardia con 580,4. Le altre due aree sono quelle ‘influenzate’ – nove regioni – e ‘malate’ con cinque: a chiudere il ranking sono Sicilia e Molise (quest’ultima con uno score di 309,9).

L’indice di gradimento L’indagine ha preso in esame anche la soddisfazione in riferimento ai servizi sanitari legati ai vari aspetti del ricovero: assistenza medica, infermieristica e servizi igienici. Al top c’è la Valle d’Aosta (100), quindi Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna e Umbria (64,6), che si colloca davanti a Piemonte, Liguria e Friuli Venezia Giulia. «Nel 2017 – specifica Demoskopika – ben tredici milioni di italiani (22,3%) hanno rinunciato a curarsi per motivi economici, per le lunghe liste di attesa o perché non si fidano del sistema sanitario della loro regione.

Umbria virtuosa Per quel che riguarda il risultato d’esercizio l’Umbria – insieme a Marche e Basilicata – risulta essere la più virtuosa: sono nove sistemi sanitari regionali su venti capaci di ottimizzare le risorse finanziarie disponibili per garantire l’efficienza del comparto. Il risultato d’esercizio desumibile dal conto economico degli enti sanitari locali premia le Marche con un avanzo pari a 9,3 euro pro capite (14,4 milioni di euro) e l’Umbria con un avanzo pari a 6,2 euro pro capite (5,5 milioni di euro).

La speranza di vita e la mobilità attiva Nell’indice viene utilizzata anche la speranza di vita quale indicatore per misurare l’efficacia dei sistemi sanitari regionali: sul podio ci sono Trentino Alto Adige, Marche, Umbria e Veneto, quest’ultime a pari merito. Umbria sul podio anche nell’indice di mobilità attiva con il punteggio di 15,6 (oltre 20 mila pazienti provenienti da altre regioni) dietro a Molise e Basilicata.

«Punto di partenza» «La nostra Regione – commenta Luca Barberini, assessore regionale alla salute, alla coesione sociale e al welfare – è ancora una volta ai primi posti per efficienza, qualità dei servizi e soddisfazione dei cittadini, entrando nell’area delle realtà italiane considerate di eccellenza, guadagnando ben tre posizioni rispetto a una precedente analisi dell’istituto di ricerca. Questo risultato è motivo di orgoglio e soddisfazione, premia il grande impegno della Regione nel promuovere servizi sanitari sempre più efficienti e innovativi ed è frutto di un grande lavoro di squadra, che vede in prima linea i professionisti e gli operatori della sanità umbra che ogni giorno, con grande passione e competenza, sono al servizio dei cittadini. A tutti loro va il mio personale ringraziamento». Per Barberini «non si tratta di un traguardo ma di un nuovo punto di partenza, che deve spingerci a fare ancora di più e meglio per dare risposte sempre più efficaci ai bisogni di salute dei cittadini. In questo quadro, continueremo a investire risorse per ridurre le liste di attesa, innovare strutture e apparecchiature diagnostiche, assumere più personale e rendere la sanità umbra sempre più efficiente, di qualità e vicina ai cittadini».

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