Era uno dei tre latitanti sfuggiti alla maxi operazione con cui lo scorso marzo la Direzione distrettuale antimafia e i carabinieri avevano scardinato, a Roma, un’associazione a delinquere finalizzata ai furti, truffe e spaccio di droga. L’arresto era scattato per 24 persone fra cui Manlio Vitale, presunto capo del gruppo ed ex esponente della banda della Magliana. Ora, grazie all’attività condotta all’alba di lunedì dalla polizia Stradale di Orvieto, è stato arrestato anche uno dei tre ricercati: un 39enne nato in Germania ma di chiare origini italiane.
Sotto controllo L’arresto è frutto di uno dei tanti controlli condotti dagli uomini della Polstrada orvietana, coordinati dal dirigente Stefano Spagnoli, lungo il tratto umbro dell’autostrada A1. Intorno alle 5 di lunedì mattina gli agenti hanno notato una Wolkswagen sospetta, con targa tedesca, imponendo l’alt nei pressi del casello autostradale di Orvieto.
L’arresto All’interno del mezzo c’erano due uomini, fra di loro parenti: il 39enne e un 50enne. Sin dall’inizio del controllo i due sono apparsi piuttosto nervosi e la conferma ai sospetti è arrivata a seguito del controllo in banca dati. Sul più giovane pendeva infatti un ordine di arresto per associazione a delinquere finalizzata, nel suo caso, alla detenzione e allo spaccio di droga, in particolare di ingenti quantitativi di hashish e cocaina. Messo di fronte all’evidenza, il 39enne ha spiegato di essere tornato in Italia per costituirsi. A prescindere dalla reale intenzione, gli agenti della Stradale hanno fatto scattare le manette, in esecuzione del provvedimento dell’autorità giudiziaria.
Camorra Particolare di non poco conto: nell’ordinanza di custodia cautelare di oltre 600 pagine, emessa dai magistrati a seguito della max indagine, erano emersi i legami del 39enne con il clan camorristico Lo Russo – detto dei ‘capitoni’ – con un diretto interesse allo spaccio di ingenti quantità di droga sulla piazza romana.
