Perseguita la vicina, denunciato 56enne

Perugia: avances continue e pesanti ad una 40enne perugina. Che alla fine ha dovuto cambiare casa e si è rivolta alla polizia

Condividi questo articolo su

La sua nuova vita in quel condominio alla periferia di Perugia era iniziata subito male: dapprima aveva eseguito alcuni lavori di ristrutturazione, piuttosto rumorosi, senza curarsi di arrecare disturbo agli altri residenti. Poi ha iniziato a prendere di mira, morbosamente, una vicina di casa 40enne, perugina. Protagonista della vicenda è un uomo di 56 anni.

Escalation Dalle avances e i continui inviti a cena, rifiutati puntualmente e garbatamente, l’uomo è presto passato a veri e propri atti persecutori. Come quello di bussarle alla porta di casa ad ogni ora del giorno e della notte.

Millantatore Poi, una mattina di inizio gennaio, dopo l’ennesimo tentativo di farsi aprire la porta, era riuscito a parlare con la ‘vittima’, facendole intendere che conosceva suo padre, deceduto tempo prima. La donna, credendo a ciò che invece il 56enne stava millantando, lo aveva raggiunto nella sua abitazione ma pochi minuti le erano bastati per capire che si trattava solo di una banale scuse per spingerla ad andare da lui. In quell’occasione l’uomo aveva anche lasciato intendere di poterla aiutare grazie a presunte conoscenze ‘altolocate’.

La lettera E così l’apparente cortesia, di fronte al nuovo rifiuto della donna di uscire con lui, si è trasformata di nuovo in un mix di follia e aggressività. Una mattina la 40enne si è ritrovata nella cassetta della posta una lettera firmata dal vicino in cui affermava di conoscere aspetti della sua vita privata e la invitava a lasciare l’abitazione, pena la rivelazione di dettagli riservati e ‘inconfessabili’. A quel punto la vittima, prostrata, si è trasferita dalla madre ma l’uomo ha continuato nella sua condotta fatta di minacce e pressioni. E allora, alla fine, ha trovato il coraggio di denunciarlo alla polizia di Stato.

Il divieto Il suo racconto è stato ritenuto pienamente attendibile dal gip di Perugia che ha emesso nei confronti del 56enne la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa. Il provvedimento è stato notificato dagli agenti dell’anticrimine: ora l’uomo dovrà restare ad almeno 200 metri di distanza dalla vittima, dalla casa della madre di quest’ultima e anche dai luoghi di lavoro della 40enne. Pena l’applicazione di misure ancor più pesanti e restrittive.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli