L.P.
Manca appena una settimana all’appuntamento più chiacchierato, difeso e ostacolato nell’ultimo anno a Perugia. Tra pochi giorni, infatti, cadranno tutti i veli sull’organizzazione e sul programma definitivo di ‘Perugia 1416’ la prima rievocazione storica che sarà protagonista indiscussa della città nel week end dell’11 e del 12 giugno.
Ultimi appuntamenti intanto, mentre fervono i preparativi per gli ultimi ritocchi, da sabato 4 giugno aprirà la prima taverna, quella del Rione di Porta Santa Susanna. Dopo l’inaugurazione, si dovrà aspettare l’avvio della manifestazione vera e propria per poter assaggiare i piatti tipici in chiave medievale, con un menu diverso ogni sera e incentrato principalmente sul pesce di lago. Per conoscere tutti i dettagli della manifestazione, si dovrà invece aspettare la presentazione ufficiale lunedì 6 giugno, quando sarà svelato al pubblico anche il personaggio che interpreterà Braccio Fortebracci durante la rievocazione. Ad illustrare i dettagli, il percorso del corteo e l’organizzazione dei giochi rionali sarà l’associazione che ha dato vita all’iniziativa assieme al sindaco Andrea Romizi e all’assessore alla cultura Teresa Severini che terranno una conferenza apposita alla sala dei Notari alla presenza dei rappresentanti di tutti i rioni.
Altri 8 mila euro E mentre la città ancora discute e si interroga sulla trasparenza con cui è stata costituita l’associazione che sta dietro all’organizzazione del corteo e sui i fondi che il Comune eroga ed erogherà nei prossimi due anni – 275 mila euro totali- ecco che spunta una nuova determina, quella che mette sul tavolo altri 8.442,40 euro per la realizzazione ‘delle insegne e degli elementi tessili e relativi complementi per la Sfilata e per il palio dei rioni’. Ad aggiudicarseli è stata una ditta locale, «quale stimato laboratorio sartoriale dotato di un’esperienza trentennale nella creazione di abiti storici», che dovrà produrre per la rievocazione sei stendardi processionali, i cosiddetti gonfaloni, sette drappelli, cinque bandiere e ancora 20 camicioni in cotone garzato per gli atleti dei giochi.
Il profumo E per i veri appassionati del Medioevo il marketing non conosce confini. E’ infatti stato realizzata pure la prima fragranza ‘made in Perugia’ dedicata alla rievocazione storica «ormai diventata un must e un cult, dal centro storico al contado perugino» come si legge nella nota diffusa da palazzo dei Priori. A presentarla, sempre lunedì 6 giugno, sarà proprio il suo ideatore, Carlo Sargenti, che spiega come la nuova fragranza dall’aroma boschivo «sarà l’apripista di una collezione di profumi dedicati alle antiche vie e luoghi storici dell’acropoli perugina e del suo territorio, un percorso turistico olfattivo fra passato e presente».
Profumo di passato «L’aroma (del profumo; ndr) racchiude in sé storia e leggenda», un’essenza che ha qualcosa di avventuroso e difficile da dimenticare, proprio come l’animo del condottiero, proprio come Braccio Fortebracci. Poco importa se Perugia non riesce a guardare avanti, la città è già immersa nel suo passato neanche troppo glorioso ed ora, se ce ne fosse stato bisogno, ha anche il suo profumo d’antico.