Il monossido di carbonio, a nemmeno una settimana dall’evento di Castiglione del Lago, dove tre persone furono ricoverate in ospedale per intossicazione dovuta alle esalazioni prodotte da un braciere, ha colpito ancora.
Intossicati Quattro cittadini originari del Marocco, di età compresa tra 40 e 50 anni, si trovano in sala rossa al pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia per accertamenti, al termine dei quali scatterà il ricovero presso la struttura di medicina del lavoro. Non è comunque escluso che almeno un paio di loro, quelli che presentano i valori di ossigeno nel sangue maggiormente alterati debbano essere trasferiti a Fano per trattamenti nella camera iperbarica.
Il braciere Anche questa volta, come riferisce una nota dell’ufficio stampa dell’Azienda a ospedaliera di Perugia, è legata ad un braciere rimasto acceso tutta la notte, con conseguenze classiche in casi analoghi. I quattro pazienti accusano cefalea e vomito, ma non hanno mai perduto conoscenza; le loro condizioni non vengono definite gravi dai sanitari.