Perugia al lavoro: Breda studia il Grifo

Il mister studia possibili varianti al modulo base. Ad Avellino anche Novellino (in crisi) prova nuove soluzioni. Lunedì fischia La Penna

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Allenamenti in gran segreto per il nuovo Perugia di Roberto Breda. Il mister vuole provare nuove soluzioni tattiche lontano da occhi indiscreti. Più o meno la stessa cosa che, a 400 chilometri di distanza, fa il suo collega Walter Novellino. Anche se i presupposti sono diametralmente opposti: il tecnico del Grifo, appena arrivato, prova a cambiare fisionomia per far assomigliare la squadra alla sua idea di calcio; Monzon cerca invece nuove soluzioni per fermare l’emorragia di punti. Dopo un inizio difficile, infatti, anche gli irpini (come i biancorossi) vengono da un periodo nero.

Nuova chance per Rosati Sedute mattutine a Pian di Massiamo, dove Breda ha provato le sue idee in un test amichevole a cui non hanno preso parte (oltre al lungodegente Del Prete) Di Carmine, Bianco e Bandinelli, che hanno svolto lavoro differenziato. C’era invece Rosati, che dovrebbe avere un’altra chance per superare gli imbarazzi di metà ottobre. Breda si prenderà 15 giorni di tempo per decidere tra lui e Nocchi. Dopodiché si andrà avanti decisi: nessun ballottaggio. Almeno fino a gennaio. Poi si vedrà.

Roberto Breda

Vite da mediano Senza gli interni fin qui più usati, nella sgambata in famiglia Breda ha schierato un centrocampo a ‘due e mezzo’, con Brighi e Colombatto a cantare e portare la croce, cui talvolta si aggiungeva Buonaiuto, schierato a sinistra, con il compito di stare alto in fase offensiva ma licenza di accentrarsi per lasciare la corsia a Pajac e quindi supportare nelle ripartenze i due mediani. Una mano arrivava anche da destra, dove Breda ha provato Mustacchio (con lui a Vicenza qualche anno fa): l’ex Vercelli resta largo ma con i suoi sette polmoni ci ha abituato a fare tutta la fascia, dall’aria avversaria fin dentro l’area del Perugia, dove purtroppo sabato ha commesso quell’errore fatale che ha indotto l’arbitro a fischiare il rigore (inesistente) che ha regalato il pari alla Cremonese.

Le opzioni Dando per scontato la linea a quattro difensiva (il modulo a tre sembra giusto una opzione per emergenze congiunturali), il tecnico dovrà capire se coprire le fasce col 4-2-3-1 (col rischio di mettere in difficoltà i tanti centrocampisti tecnici in organico) o con il 4-3-3 (che però lascerebbe solo il centravanti, escludendo di fatto uno fra Cerri, Di Carmine e Han). Ma schierando le due punte col trequartista a soffrire sarebbero nuovamente le fasce. Insomma, un bel rompicapo, che Breda dovrà risolvere in questi giorni, con la consapevolezza che ci saranno almeno due varianti. E molto dipenderà anche dagli avversari.

Walter Alfredo Novellino

Novellino, la crisi e il tabù Curi Già, gli avversari. Nessuna certezza nemmeno in Irpinia, dove Novellino è stato messo sulla graticola dopo appena 3 punti nelle ultime quattro partite. Come il Perugia, i biancoverdi sono passati in poche settimane dalle stelle alle stalle. E come al solito la panchina dell’allenatore ha cominciato a traballare. Novellino ha incontrato la dirigenza, che gli ha rinnovato la fiducia. Ma c’è la convinzione diffusa che una nuova sconfitta esterna finirebbe per far tracollare tutto. Peraltro il mister non ha precedenti favorevoli nella ‘sua’ Perugia, dove ha collezionato 5 sconfitte e un pareggio.

Confronto col presidente «Era necessario avere un confronto con il nostro mister, al quale abbiamo ribadito la nostra fiducia incondizionata – ammette il presidente irpino Taccone – abbiamo esposto i nostri pensieri al tecnico, ma bisogna valutare qualche cambio. Ora bisogna rimanere compatti e uniti per raggiungere il nostro obiettivo principale che resta la salvezza». Anche in virtù dell’input arrivato dalla dirigenza, Novellino starebbe studiando un passaggio ad un più coperto 4-3-3 (che in fase difensiva potrebbe diventare 4-5-1). L’Avellino arriva a Perugia senza Morosini (out 4 mesi) e Gavazzi (ancora non al meglio).

Di Tacchio: «Siamo col mister» Ha parlato Francesco Di Tacchio – ex perugino (12 presenze e un gol per lui cinque anni fa) – che si è soffermato anche sul suo rapporto con la piazza umbra: «Sappiamo che il Perugia è un’ottima squadra, non è quella delle cinque sconfitte di fila, è organizzata e ha elementi validi. Sono stato solo sei mesi a Perugia, per me è una partita come le altre. Non ho nulla contro il Perugia anche se è stata un’esperienza negativa». Poi su Novellino: «Siamo con il mister, assolutamente. Nell’ultima trasferta abbiamo commesso degli errori, che abbiamo analizzato nel corso della settimana. Dobbiamo migliorare sotto tutti i punti di vista. Ultimamente abbiamo peccato di personalità nel gestire il vantaggio. Ho sempre giocato in un centrocampo a tre, ma più da interditore, da copertura alla difesa. Fisicamente sto bene, non ho bisogno di riposare, sono a disposizione del tecnico».

Occhio a… La Penna Sarà Federico La Penna, della sezione di Roma 1, l’arbitro designato per dirigere Perugia-Avellino. Ha diretto l’andata della semifinale playoff (Benevento-Perugia) e un Perugia-Avellino del 2014 (finita 0-0). Insieme a lui ci saranno gli assistenti Giovanni Baccini della sezione di Conegliano e Marco Scatragli della sezione di Arezzo. Quarto uomo sarà Francesco Meraviglia della sezione di Pistoia.

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