Perugia-Bettolle, Anas: «Finiamo in anticipo»

L’ultimo cantiere sarà rimosso entro febbraio dell’anno prossimo. Il punto sul piano di riqualificazione durato quasi 2 anni

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Non c’è ancora la comunicazione ufficiale, che arriverà nei prossimi giorni, ma i tanto ‘odiati’ lavori sul raccordo autostradale Perugia-Bettolle sembrano davvero essere in dirittura d’arrivo. Anas ha infatti fatto sapere che la galleria ‘Prepo’, tra le uscite Prepo e San Faustino, sarà ultimata già a fine mese. E tra gennaio e febbraio 2017 sarà di nuovo percorribile anche il viadotto ‘Ellera’, tra Olmo e Corciano.

Perugia-BettolleNulla di nuovo Buone notizie, quindi, per tutti gli automobilisti esasperati dal traffico, anche se in realtà non sembra esserci molto di cui stupirsi. È stato semplicemente rispettato, infatti, il cronoprogramma del contratto d’appalto. Si può parlare semmai di un leggero anticipo, ma solo perché la società di gestione di strade e autostrade, per evitare di sforare, era stata prudente e si era impegnata a smaltire il cantiere di Prepo entro il ponte dell’8 dicembre. Il motivo: rendere il traffico scorrevole almeno per il traffico di Natale. «Un’accelerazione c’è stata – sottolinea però Anas – ci siamo impegnati a raddoppiare i turni rispetto al contratto d’appalto per rispettare le scadenze e abbiamo lavorato anche di notte, a quelle operazioni per le quali era possibile farlo».

Cantiere Perugia BettolleI tempi Tralasciando due gallerie ancora da ristrutturare, per le quali deve ancora essere indetta la gara d’appalto, entro i primi mesi del 2017 il raccordo Perugia-Bettolle dovrebbe tornare come nuovo. Ci saranno voluti quasi due anni di lavori, considerato che quelli della galleria “San Donato”, tra Passignano Est e Passignano Ovest, iniziarono ad aprile 2015, seguiti a settembre da quelli della galleria “Magione”. Ma è nel novembre dello scorso anno che sono cominciati i problemi per gli automobilisti, con l’apertura di quattro cantieri tra la zona del Trasimeno e quella di Ponte San Giovanni: la galleria “Passignano”, il viadotto “Genna” (tra Ferro di Cavallo e Madonna Alta) e la galleria “Volumni” (tra Ponte San Giovanni e Piscille). È stata questa la prima imponente tranche di lavori, tutti ultimati tra aprile e giugno. Ma l’incubo dei perugini è ricominciato nella seconda metà di quest’anno, con l’apertura degli ultimi due cantieri: quel viadotto “Ellera” e quella galleria “Prepo” che ora si avviano alla conclusione. I tempi preventivati (di 6 e 8 mesi) sembrano esser stati rispettati.

Le previsioni che aveva fatto Anas

Le previsioni che aveva fatto Anas

Gli interventi La domanda che gli automobilisti costretti ad affrontare i ripetuti blocchi del traffico si sono fatti almeno una volta è: «perché ci vuole così tanto tempo e perché i lavori sono stati fatti tutti insieme?». La risposta non è semplice da capire per i non addetti ai lavori, ma Anas spiega da mesi che non si è trattato di semplice risanamento della pavimentazione stradale – già fatto laddove serviva tra il 2014 e l’inizio del 2015 – ma di interventi strutturali più complessi che prevedono tempi «inevitabilmente lunghi». Questi hanno riguardato essenzialmente l’adeguamento ai nuovi standard di sicurezza di gallerie e viadotti, dalle nuove barriere laterali agli impianti di illuminazione con tecnologia Led. Quanto alla domanda sul “perché tutti insieme”, Anas ha sempre ribadito che, se molti degli interventi riguardavano tratti di strada molto ravvicinati tra loro, eseguire un solo cantiere alla volta avrebbe prolungato per diversi anni la presenza di lavori in uno stesso tratto.

Le cifre Il raccordo autostradale Perugia-Bettolle è stato realizzato negli anni Settanta-Ottanta ed ha livelli di traffico medio di circa 30.000 veicoli al giorno. Negli ultimi anni, a causa della diminuzione delle risorse pubbliche per la manutenzione stradale, non erano stati realizzati molti interventi. Per questo, secondo Anas, la sua riqualificazione si era resa necessaria. Per il piano ci sono voluti circa 20 milioni di euro, stanziati a fine 2014 dal Decreto “Sblocca Italia”.

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