Perugia, bimba di un anno riacquista l’udito

I chirurghi del Santa Maria della Misericordia hanno applicato un impianto cocleare bilaterale. I genitori: «Felicità enorme»

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Valentina, bimba operata a Perugia riacquista udito - 9 maggio 2016Quattro giorni di ricovero e lunedì mattina Valentina è stata dimessa dal Santa Maria della Misericordia di Perugia ed è tornata a casa, a Viterbo, con i genitori, dopo un intervento chirurgico per applicare un impianto cocleare bilaterale. In pratica un orecchio elettronico artificiale che ora permetterà alla bambina – di appena un anno – di poter superare qualsiasi problema legato alla sua sordità dalla nascita.

Felicità La gioia di Andree e Daniele, i genitori, è incontenibile: «Abbiamo ricevuto il più grande regalo di compleanno per la nostra bambina – dice la mamma all’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera di Perugia -. Valentina ha compiuto il suo primo anno di vita pochi giorni fa e sono sei mesi che aspettiamo questo giorno. Finalmente un po’ di serenità anche per la nostra famiglia, oltre alla felicità di poter parlare a mia figlia e farle arrivare la mia voce. Due giorni dopo la nascita abbiamo avuto la diagnosi che la bambina era nata con un problema di sordità. Per qualche settimana abbiamo sperato si trattasse solo di una sordità momentanea, ma poi all’ospedale di Orvieto ci hanno detto che a Perugia avremmo ricevuto un’assistenza eccellente. Parole sante, sono stati tutti straordinari e non finiremo mai di ringraziarli».

Il luminare «Valentina (la pubblicazione del nome è stata autorizzata dai genitori, ndR) era affetta da ipoacusia profonda bilaterale ed è stata sottoposta ad intervenuto chirurgico in occasione di un corso di esperti internazionali di chirurgia otologica che periodicamente organizziamo presso la struttura complessa di otorinolaringoiatria – spiega il professor Giampietro Ricci che ha eseguito l’intervento in collaborazione con il professor Jacques Magnan di Marsiglia -. Di interventi analoghi a quello di giovedì ne eseguiamo 25 l’anno, la metà dei quali riguardano bambini affetti da ipoacusia grave. I risultati che si conseguono sono straordinari, grazie all’apporto di una squadra di specialisti, audiometristi e logopedisti e psicologi di grande esperienza e professionalità».

Agire tempestivamente Ai corsi di formazione che si svolgono con cadenza semestrale, partecipano chirurghi provenienti da ogni parte d’Italia. Il tutto rafforza, di fatto, la qualità di ricerca ed assistenziale del centro di Perugia. «Il caso di Valentina – aggiunge il professor Ricci – evidenzia l’efficacia dei protocolli di diagnosi e cura attuati dalla rete sanitaria della nostra regione che consentono l’attivazione di trattamenti riabilitativi in tempi assolutamente utili per un completo recupero linguistico e cognitivo dei bambini. Le principali società internazionali che si occupano di sordità infantili raccomandano la formulazione di una diagnosi entro i tre mesi di età, l’applicazione dell’eventuale protesi entro i sei mesi e l’impianto cocleare entro i dodici mesi. Sono esattamente i tempi che abbiamo osservato in questo caso. Tanto più gli interventi vengono ritardati rispetto ai tempi ideali, tanto meno risultano efficaci».

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