Perugia, ci sono fondi per l’ex cinema Lilli

Ordine del giorno dei consiglieri Bori e Bistocchi: il ddl Franceschini finanzia la riqualificazione dei locali dismessi

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Ci sono fondi dedicati alla riqualificazione dei cinema privati in dismissione nel disegno di legge del Ministro Franceschini per il cinema, lo spettacolo e le arti visive. Fondi che potrebbero essere usati per la riqualificazione del cinema ‘Lilli’, che giace abbandonato da troppo tempo in uno dei punti più caratteristici della città.

L'ex cinema Lilli

L’ex cinema Lilli

Il ddl Franceschini Sarà creato – se la proposta del Ministro sarà accolta – un ‘Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo’ alimentato con almeno 450 milioni di euro all’anno direttamente dagli introiti erariali derivanti dalle attività di programmazione e trasmissione televisiva, dalle attività di proiezione cinematografica e dalla erogazione di servizi di accesso ad internet da parte delle imprese telefoniche e di telecomunicazione.

Il rilancio del Lilli Di questi, 30 milioni potranno essere destinati a fondo perduto per la riattivazione di sale cinematografiche chiuse o dismesse: soldi che a Perugia potrebbero essere utilizzati per rimettere in funzione il glorioso cinema ‘Lilli’, facendolo diventare un esempio positivo di rigenerazione urbana. La proposta arriva dai consiglieri comunali Tommaso Bori e Sarah Bistocchi, che hanno appena presentato un ordine del giorno in tal senso.

Il consiglio comunale

Il consiglio comunale

Biglietto da visita della città «Il cinema Lilli rappresenta un pezzo di storia perugina visto che è stato in attività per oltre cinquanta anni – scrivono nel comunicato i due consiglieri del PD – le possibilità messe in campo dal DDL Franceschini devono essere colte al volo dall’amministrazione, gli ingenti finanziamenti stanziati dal Ministero permetterebbero di ridare nuova vita ad un immobile, attualmente chiuso ed inutilizzato, molto importante dal punto di vista architettonico e tra i biglietti da visita della nostra città».

L’idea di una ‘multisala diffusa’ Il prossimo 16 gennaio si discuterà in un consiglio comunale aperto della riqualificazione del Turreno: sarà quella – scrivono i consiglieri Bori e Bistocchi – l’occasione propizia per tornare a parlare del destino dell’ex cinema Lilli e, in generale, delle sale del centro storico: di concerto con gli operatori del settore – scrivono i consiglieri di minoranza – si potrebbe creare una ‘rete’ fra le sale cinematografiche, una sorta di ‘multisala diffusa’ nell’acropoli di Perugia.

La terrazza vista da fuori

La terrazza vista da fuori

Sala storica Il ‘Lilli’ sorge a ridosso del centro storico di Perugia, tra la stazione Sant’Anna e piazza Partigiani, ma ormai è chiuso e inutilizzato dalla fine degli anni novanta. Fu realizzato negli anni Quaranta in stile razionalista italiano dall’architetto e costruttore Dino Lilli, da cui prende il nome. Era la terrazza di Perugia, con vista meravigliosa e tetto apribile (per far uscire il fumo dalla sala quando ancora si fumava al cinema) di cui molti perugini si ricordano ancora. La scorsa estate ci sono stati dei tentativi di riportarla in vita con spettacoli di musica dal vivo e convegni ma avrebbe bisogno di un intervento radicale. E questa potrebbe essere l’occasione giusta.

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