Perugia, Di Lorenzo: stangata da 3,5 milioni

Sentenza della Corte dei conti dell’Umbria sull’indebita percezione di contributi pubblici per l’energia elettrica da parte delle distillerie di Ponte Valleceppi

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La contestazione della magistratura contabile, pesante e legata all’indagine penale da parte della procura Repubblica di Perugia e dei carabinieri del Noe, ammontava a 3.532.36o euro. E tanti, le distillerie Di Lorenzo di Ponte Valleceppi (Perugia) ne dovrà pagare – salvo diverse determinazioni in appello – al Gestore dei Servizi Energetici, per l’indebita percezione di contributi pubblici per l’energia elettrica prodotta mediante una centrale a biogas. A deciderlo è stata la Corte dei conti dell’Umbria a seguito dell’udienza che si è tenuta lo scorso febbraio e che ha portato alla sentenza pubblicata nei giorni scorsi.

L’origine

All’origine, come detto, l’inchiesta dei militari del Noe di Perugia, i cui atti erano poi stati acquisiti dalla procura regionale presso la Corte dei conti dell’Umbria. Secondo gli inquirenti, l’azienda avrebbe prodotto attestazioni false che certificavano l’utilizzo di impianti alimentati da fonti rinnovabili, ottenendo così gli incentivi previsti per la produzione di ‘energia verde’. Da gennaio 2013 a ottobre 2015 i contributi percepiti avevano superato i 3,5 milioni di euro. Da qui la contestazione della magistratura contabile il cui punto di vista è stato accolto dai giudici di via Martiri del Lager.

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