Perugia, Giunti diviso fra Coppa e mercato

C’è la partita con il Benevento, ma alla vigilia si parla soprattutto di mercato e l’allenatore spiega la sua idea di trequartista. Lopez va allo Spezia

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In fondo alla sala stampa c’è Roberto Goretti, in pantaloncini, che osserva con sguardo sornione l’andamento della conferenza di Federico Giunti alla vigilia di Benevento-Perugia di Coppa Italia.

LE PAROLE DEL MISTER IN CONFERENZA – VIDEO

Le domande sugli acquisti Goretti è troppo esperto, conosce come le sue tasche l’ambiente perugino ormai, per non sapere che le domande dei giornalisti sarebbero state soprattutto sul mercato, sugli arrivi di Colombatto, Han, Bianco, Pajac – presentati in questi giorni – e sull’impatto che avranno sulla formazione ideale del Perugia che Giunti ha in mente; ma anche sui vuoti di formazione e sulle preferenze del tecnico.

Il pressing su Giunti Dal suo canto, Giunti ha fin troppa personalità per lasciarsi intimorire dalla presenza del dirigente ed ex compagno di squadra: alle domande a cui vuole rispondere, risponde; a quelle a cui non vuole o non può rispondere rimanda a Goretti: «C’è qui il direttore dell’area tecnica, chiedete a lui», si è lasciato scappare quando il pressing dei giornalisti diventava troppo asfissiante.

Mediani e attaccanti eclettici Qualcosa però è venuto fuori. Sul centrocampo, ad esempio, dove in regia dovrebbe agire Colombatto (parliamo di formazione ideale, non necessariamente delle scelte per la Coppa Italia di sabato sera), con Bianco mezzala sinistra e Brighi a destra (Emmanuello e Bandinelli alternative più che valide, Pajac l’outsider). «Ma le scelte potrebbero variare a seconda dell’avversario e dello stato di forma dei singoli – ha detto il mister – sono tutte prime scelte».

«Lopez un obiettivo» (ma va allo Spezia) Nel ruolo di terzino sinistro le incognite maggiori: «La scelta che faremo è la scelta migliore. Lopez era nel novero di quelli che terremo in considerazione». Quel verbo all’imperfetto sembrava un errore, ma in realtà era un lapsus freudiano. Il mister poi si corregge («È»), ma intanto la frittata è fatta. Perché poi si scopre che Lopez era già in viaggio verso la Liguria, dove ha poi firmato per lo Spezia.

Il ritratto del fantasista Oltre al terzino, resta il vuoto dietro le punte. «La mia idea di trequartista prevede che abbia la capacità di fare superiorità numerica sia fra le linee che sugli esterni. Bravo a capire come può posizionarsi e forte nell’uno contro uno. Queste sono le caratteristiche. Poi se dovesse arrivare qualcuno che – pur avendo queste caratteristiche abbia anche una diversa resistenza fisica va bene lo stesso. Guberti mi sembra più abituato a giocare sulla linea, in un altro modulo, per questo con la società abbiamo fatto certe scelte».

Soddisfatto del mercato «Sono contento, ma lo ero anche la settimana scorsa – dice il mister – l’importante è lavorare bene con quello che si ha, far capire i concetti. Il processo di integrazione dei nuovi sarà più semplice perché gli altri i concetti li hanno già assorbiti. Sono convinto che la strada intrapresa sia giusta. Poi bisogna continuare a lavorarci su. Un processo, questo, che va affinato col tempo».

Giocatori intelligenti«Il campionato è quello che conta, poi in questa fase proviamo ad adattare qualcuno nei due ruoli che mancano, ce la metteremo tutta, ma non credo che una o due pedine possano spostare gli equilibri. Credo che soprattutto a centrocampo possiamo sopperire alle mancanze anche perché i giocatori che ho sanno integrarsi bene. Stesso discorso in attacco, dove Cerri e Di Carmine, per le poche volte che li ho visti giocare insieme, mi hanno fatto capire di trovarsi bene».

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