Perugia, il restauro dei ‘Giardini del Frontone’

Cittadini mecenati: con il progetto ‘Art Bonus’ raccolti 50 mila euro per risistemare le statue

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«Un altro pezzo di Perugia che sarà restituito al suo antico splendore». E’ direttamente il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, ad annunciarlo su Facebook. Il progetto ‘Art bonus’ porta a casa un altro risultato: grazie alle donazioni di cittadini e imprese, sono stati raccolti i fondi necessari per finanziare i lavori di restauro dei ‘Giardini del Frontone’.

Perugia giardini frontone (2)Il progetto ‘Art Bonus’ Dopo il Pozzo Etrusco e la Fontana di via Maestà delle Volte, ora anche uno dei parchi più belli della città, quello in fondo a corso Cavour, in borgo XX Giugno, potrà vivere di una nuova luce. I ‘Giardini del Frontone’, adiacenti alla basilica di San Pietro, nascono in realtà su quello che era un campo di battaglia dove, già nel 1200, i perugini prendevano parte al gioco della sassaiola, grande passione di tutta la città in epoca medievale. Grazie ai quasi 50 mila euro, raccolti con il progetto ‘Art Bonus’, l’amministrazione comunale ha potuto inserire in bilancio, per il 2015, i lavori di manutenzione, tra cui potatura del verde e restauro delle statue e del teatro dell’Arcadia.

Credito d’imposta Previsto dalla Legge 106 del 2014, nell’ambito delle disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo, ‘Art Bonus’ prevede un credito d’imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura attraverso la partecipazione attiva di tutti i cittadini e delle imprese. Per il 2015 viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 65% di quanto donato nell’arco dell’anno, mentre per il 2016 la percentuale è del 50%.

Perugia giardini frontone (3)I restauri Ad oggi il progetto ha coinvolto 132 mecenati che hanno donato, in totale, una somma che si aggira sui 75 mila euro. Rimangono ancora da raccogliere 165 mila euro per restaurare il Pozzo di San Francesco, in fondo a via dei Priori e La Fonte dei Tintori, in via San Galigano che va ripulita dalla vegetazione incolta che ormai nasconde lo stesso monumento alla vista di turisti e visitatori. Per completare l’opera poi – per cui servirebbero 150 mila euro – anche la ripulitura delle parti in pietra e laterizio e la stuccatura e la risistemazione delle porzioni di pietra mancanti.

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