Elezioni universitarie, prime polemiche

Martina Domina prima donna presidente del Consiglio degli studenti. La Lega Universitaria: «Il miglior alleato della sinistra umbra è una parte della destra»

Condividi questo articolo su

Si chiama Martina Domina, ed è la prima donna eletta presidente del consiglio degli studenti. Ma la sua nomina è stata seguita da una coda polemica.

Presidente L’elezione è avvenuta lunedì mattina, quando alla sala Dessau di Palazzo Murena si è insediato il nuovo organismo di rappresentanza dopo le elezioni universitarie dello scorso dicembre. Dopo tre votazioni a scrutinio segreto, è stata quindi eletta presidente Martina Domina, rappresentante dell’Udu – sinistra universitaria Perugia. Siciliana di origini, Martina è infatti nata e Enna, la studentessa fuorisede iscritta al quarto anno della scuola interdipartimentale di medicina e chirurgia è la prima donna a ricoprire il ruolo di presidente nella storia dell’Università di Perugia.

UDUOrgoglio «E’ per me un grande orgoglio essere stata scelta per presiedere e rappresentare uno dei consessi più rilevanti ed incisivi per migliorare concretamente le condizioni, di vita e di studio, degli oltre 20.000 iscritti all’università. – ha dichiarato Martina subito dopo l’elezione – La Sinistra Universitaria alle recenti elezioni ha ricevuto un mandato ampio per proseguire con forza l’azione di rappresentanza portata avanti negli ultimi anni, permettendoci di diventare maggioranza in quest’organo importante in cui fino a pochi mesi fa eravamo opposizione; una fiducia condizionata all’impegno che ci siamo assunti con la nostra proposta per l’Ateneo, per questo già dal Senato Accademico del 26 gennaio parleremo di riforma della tassazione e mobilità notturna».

‘Ruolo centrale’ «Il Consiglio degli Studenti- conclude la Presidente – dovrà diventare il centro nevralgico di idee e proposte per i giovani e gli studenti che come me hanno scelto Perugia come sede del proprio percorso di studio e di vita, aperto e connesso con la Città e la comunità accademica tutta. Dovrà svolgere un ruolo centrale nell’incremento della rete dei servizi garantiti agli studenti, nell’ampliamento e nel miglioramento dell’offerta didattica e culturale dell’Ateneo, lavorando in sinergia con gli altri Organi dell’Università e interloquendo con le Istituzioni del territorio, per tornare ad essere quel megafono della voce degli studenti che senza personalismi né reticenze sappia difendere le istanze di coloro senza i quali l’Università stessa non esisterebbe».

Consiglio degli studenti Una sorta di parlamento studentesco, il consiglio degli studenti è infatti l’unico organo dell’ateneo formato esclusivamente da universitari con funzione propositiva verso l’amministrazione e gli organi di governo superiori e con funzione consultiva su tutte le tematiche riguardanti la componente studentesca, come didattica, servizi, tassazione e valutazione. Composto da 30 rappresentanti eletti da tutti e 16 i dipartimenti dell’ateneo in quote proporzionali al numero di iscritti è sicuramente l’organo più rappresentativo dell’università.

La Lega Universitaria Dopo essersi congratulato con Martina Domina, il coordinatore della Lega Universitaria, Lorenzo Baratella, dice che «noi abbiamo scelto di appoggiare in modo unanime Alessandro Cicchi, candidato a presidente del gruppo ‘Idee in movimento’ in quanto il più vicino alle nostre ideologie politiche e soprattutto una valida alternativa alle filosofie sterili decantate dalla sinistra che comunque non avremmo mai appoggiato perché lontana dai nostri ideali. Recentemente – continua Baratella – la Lega Universitaria è uscita dal gruppo Fronte Universitario perché scelte interne a quest’ultimo sono risultate essere fortemente in contrapposizione con gli ideali della Lega. La dimostrazione di quanto sostenuto l’abbiamo avuta lunedì, quando durante le elezione del presidente e vice presidente del Consiglio universitario il portavoce di Udu (sinistra universitaria), Alessandro Biscarini, ha proposto il candidato di Asa, Francesco Insalata, quindi appartenente al gruppo del Fronte Universitario, come vice presidente effettivo».

Le «contradizioni» Secondo Baratella si è trattato di «una mossa politica che denota diverse contraddizioni: cosa penseranno gli elettori che hanno sostenuto il Fronte Universitario perché di destra, con questo repentino quanto mai volubile cambio di bandiera? Ancora una volta scopriamo che il miglior alleato della sinistra umbra è una parte della destra. Concludo facendo un grosso in bocca al lupo al nostro vice presidente, purtroppo non effettivo, Giorgio Baglioni che con coerenza e determinazione, per quanto gli sarà possibile, porterà avanti il nostro programma elettorale rendendo merito a tutti coloro che ci hanno sostenuto».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli