Perugia, la città vista dagli universitari

Da piazza Grimana alla periferia, la rivitalizzazione del centro storico, la mobilità notturna, le periferie e gli studenti fuori sede

Condividi questo articolo su

L.P.

Piazza Grimana trasformata in un parcheggio, il nuovo capolinea degli autobus a Elce e, ancora, una mobilità notturna praticamente inesistente e un centro storico in cui commercianti e residenti si fanno la guerra, soprattutto di notte.

La presidente del Cds Martina Domina

La presidente del Cds Martina Domina

Universitari Ma come la vedono gli studenti universitari? Che cosa pensano di Perugia, da sempre città accademica, i soi studenti che, seppur con una popolazione in calo, si attestano quasi sulle quasi 25 mila unità? A parlare, in prima persona, è la ‘neo’ presidentessa del Consiglio degli studenti Martina Domina, la prima ragazza a ricoprire un posto al vertice tra le istituzioni studentesche. E la sua riflessione parte proprio da piazza Grimana, una delle piazze più belle di Perugia, soprattutto da quando è stata ristrutturata.

Piazza Grimana «Non ci dimentichiamo che è situata in un punto nevralgico del sapere della nostra città – spiega Martina che, nonostante le origini siciliane, ormai si sente un po’ perugina – proprio lì c’è palazzo Gallenga, il cuore dell’Università per Stranieri, e poco più giù troviamo molti dei dipartimenti dell’universitò Quindi durante il giorno risulta molto trafficata da studenti anche per questa ragione, mentre durante la sera sarebbe bello incrementare il movimento di giovani in tutta la zona». Ma sulla trasformazione della piazzetta in zona di sosta temporanea, afferma: «ad un parcheggio per rimediare a ‘caos e inciviltà’ avrei preferito la promozione di iniziative culturali e ludiche. Non per niente, se il problema fosse lo spaccio, tra le macchine si può continuare a spacciare indisturbati, tra la folla forse un po’ meno».

Mobilità notturna Ma a Perugia un altro dei temi caldi è quello della mobilità notturna, tema su cui le istituzioni studentesche stanno continuando a darsi da fare notte e giorno. «Ormai è un progetto che seguo personalmente da mesi insieme con il delegato del Rettore ai Servizi per gli studenti. Non è per niente facile – spiega – mettere attorno allo stesso tavolo diverse istituzioni, ma ci siamo riusciti più di una volta. Il comune si è sempre dimostrato restio, perchè non vede quello della mobilità notturna un servizio prioritario per i cittadini. La Regione invece ha da poco stanziato i fondi per la sperimentazione. Si fa? Si fa! Attendiamo solo i tempi tecnici e burocratici».

Viabilità Ma i trasporti sono una questione scottante, non solo di notte. Con la nuova viabilità che vede Elce punto di snodo della mobilità cittadina. «Elce, infatti, ad oggi risulta ancora la zona universitaria meglio coperta dai trasporti pubblici, e sarebbe bello se le altre zone universitarie prendessero esempio proprio da quella. Sui capolinea nuovi di per sè nulla da dire, se non che la linea che copre il breve tratto che va da Piazza Università a Sant’Erminio passando per Piazza Cavallotti non è mai coincidente con le altre linee. E questo crea non pochi disagi agli studenti che devono raggiungere l’università in tempo la mattina. Ma la revisione in toto delle linee dei bus in base alle esigenze degli studenti è uno degli obiettivi del mio mandato, spero di poterci lavorare al più presto».

E-bike E ancora sulla mobilità alternativa, ben vengano le biciclette elettriche. «Di certo Perugia non è la città più adeguata alla circolazione in bici, ma so che ci sono diversi progetti di piste ciclabili e quindi monitoriamo anche su quelli. Ho chiesto che il bando di assegnazione di queste sessanta bici elettriche a disposizione degli studenti venga valutato anche dal Consiglio degli studenti, sempre nell’ottica che è giusto che siano gli studenti a scegliere per sé stessi Ma siamo in attesa di risposta, ancora».

Centro storico E sulla battaglia a colpi di ordinanze e multe ai locali del centro storico, la visione dei ‘più giovani’ è univoca. «Sono innamorata del centro storico di Perugia e lo vivo appieno, ma di certo è migliorabile. Mi ripeterò, visto che sono mesi che ripeto queste cose ma ecco, i giovani vanno incentivati maggiormente ad occupare gli spazi del centro storico. Ben vengano nuovi spazi studio, ben vengano concerti, iniziative ludiche e culturali, ben venga un centro storico più accessibile anche tramite i mezzi di trasporto. Noi studenti abbiamo molto chiara la nostra idea di città, se il Comune vorrà, saremo pronti a collaborare per rendere Perugia più attrattiva». Gli studenti, dunque, si mettono a disposizione ma, a quanto pare, non tutti gli sforzi vengono premiati. «In più di sei mesi di mandato – racconta Martina – nessuno della Giunta comunale ha voluto interfacciarsi con la nuova presidente del CdS, al contrario della Regione, che ha richiesto di vedermi più volte per conoscere le esigenze degli studenti: da qui anche la disponibilità di questa giunta regionale per la sperimentazione della mobilità notturna. La mia non vuole essere una critica, solo uno stimolo alla collaborazione!».

Fuori dal centro Ma poi c’è anche la periferia che «di certo va riqualificata, in tutto e per tutto, e questa non è una novità. Accorciare le distanze sempre tramite un servizio di trasporti più efficace ed efficiente sarebbe sicuramente un primo miglioramento. Alcune zone periferiche sono sicuramente messe meglio di altre per i servizi offerti, come San Sisto o Ponte San Giovanni, in altre zone invece c’è molto da lavorare. Giustissimo vivere il centro, ma riprendiamoci anche la periferia, la famosa ‘città universitaria’ che sempre cito deve essere visibile e vivibile in tutti i punti di Perugia».

Pendolari e fuori sede Per questo gli studenti fuori sede sono sicuramente la categoria che va maggiormente tutelata, «perchè sono anche i primi ad andare via se non si trovano bene, idem per gli studenti stranieri. Di certo l’Adisu fa tanto per queste categorie: basti pensare che un fuorisede che rientra nei criteri per l’assegnazione di borsa di studio, ha diritto giustamente ad un importo maggiore rispetto ad uno studente residente a Perugia». Sull’integrazione degli studenti stranieri, invece, il Consiglio degli studenti sta lavorando all’organizzazione di qualche iniziativa proprio volta a una maggiore partecipazione nella vita universitaria e pubblica. «Ma aggiungo un tema: quello degli studenti pendolari. Stiamo già pensando a riportare al centro dell’attenzione proprio la loro condizione, sia per quanto riguarda una revisione di tutto il sistema dei trasporti che collega Perugia ai comuni limitrofi (e dei costi esageratamente alti degli abbonamenti), sia per quanto riguarda la vivibilità di quelle città da parte degli studenti. Mi piacerebbe che si aprissero nuove aule studio anche in città come Assisi, Foligno o Corciano».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli